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PRG Ragusa, Fratelli d’Italia replica al PD: “Il potere logora chi non ce l’ha”

A Ragusa si continua a parlare del nuovo piano regolatore generale. Questa volta è il coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, Poidomani a rivolgersi al PD.

“Il Pd, tramite il segretario cittadino Peppe Calabrese, ha ribadito l’importante e fondamentale ruolo avuto dal suo partito nell’approvazione del nuovo Piano regolatore generale. Nel farlo ha messo in evidenza due aspetti fondamentali: il primo che il Prg così come approvato è stato totalmente stravolto rispetto all’impostazione originaria da parte della maggioranza se è vero che il Pd presentando ben 35 emendamenti che poi sono stati votati e approvati ne ha cambiato totalmente l’aspetto; inoltre, sempre lo stesso Calabrese, ha teso a evidenziare che, così facendo, pezzi importanti di territorio sono stati liberati dalle grinfie di speculatori, di gruppi di interesse, da congreghe di furbacchioni.

In più, Calabrese ha evidenziato che l’ingresso in campo dei deputati di Fratelli d’Italia, il senatore Salvo Sallemi e l’on. Giorgio Assenza, in difesa del consigliere comunale Rocco Bitetti, è stato teso a manifestare il proprio disappunto per il fatto che l’iter del nuovo Prg non sia stato frenato, come se fosse stato interesse degli stessi fare sì che lo strumento urbanistico potesse essere adottato dal commissario. Ci dispiace dirlo, segretario Calabrese, ma niente di più falso”.

E’ quanto evidenzia il coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia Ragusa, Luca Poidomani, il quale precisa: “L’intervento della nostra deputazione c’è stato, lo sappiamo tutti, ma si è trattato di un intervento diretto a difendere il nostro consigliere comunale attaccato in aula dal vicesindaco che si è reso protagonista di un intervento fuori luogo che ne ha determinato una forte caduta di stile anche istituzionale, se non addirittura personale.

Ecco perché noi invitiamo il consigliere Calabrese a dire sempre la verità, a cercare sempre la verità, quella stessa verità che noi cercavamo quando chiedevamo in aula, in merito proprio al Prg, se ci fossero delle incompatibilità, perché le stesse non fossero state dichiarate, se fosse lecito o meno non dichiararle e quindi chiedevamo semplicemente un parere pro veritate prima dell’approvazione di un atto così importante, giusto per sgombrare il campo, come dice lo stesso Calabrese, da eventuali e nubi e quindi non alimentare quella cultura del sospetto che non farebbe altro che avvelenare ancora di più il clima politico.

Ricordiamo a Calabrese che lui è un membro dell’opposizione e che questo fa sì che, come tutti noi, avrebbe dovuto fortemente ricercare la verità. Di fatto, invece, il Pd ha sicuramente aiutato la maggioranza in questo percorso di alleanza trasversale ad approvare il Piano regolatore. Lui dice per il bene della città, noi diciamo che in realtà il bene della città passa anche da un percorso obbligato che è quello della chiarezza, innanzitutto, giusto per non ledere il rapporto fiduciario tra eletto ed elettore. Ma si sa che a volte, come diceva un nostro caro amico di cui tutti conosciamo il nome, il potere logora chi non ce l’ha”.

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Redazione