Il Consiglio comunale di Ispica ha approvato ieri sera il Piano economico finanziario (PEF) della Tari. E, come tutti i comuni della provincia, anche qui l’amministrazione è stata costretta ad aumentare la tariffa, in questo caso del 25%.
Il consigliere comunale del PD Gianni Stornello, che ha votato contro il provvedimento, ha fortemente criticato la decisione della giunta Leontini. “Non si possono mettere le mani nelle tasche dei cittadini in questo modo- dichiara Stornello- considerando che un’altra mazzata arriverà con l’affidamento del servizio alla nuova ditta che si aggiudicherà la gara in corso di svolgimento”
Il sindaco Innocenzo Leontini, da noi contatto, ha spiegato che oggi i Comuni pagano le conseguenza dalla chiusura nel 2022 della discarica di Motta Sant’Anastasia, che provocò serie difficoltà alle amministrazioni che vi conferivano, Ispica inclusa, che dovettero trovare soluzioni alternative per evitare, come accadde ad esempio a Modica, che la città fosse invasa dalla spazzatura. Queste soluzioni alternative ebbero però un costo elevato.
Il primo cittadino spiega, infatti, che si passò da una spesa di 150€ a tonnellata a 500€ a tonnellata, un aumento a dismisura del prezzo di conferimento che il Comune, nonostante il dissesto riuscì a sostenere ma che oggi non può più continuare a farlo da qui si è reso necessario imporre questo sacrificio a cittadini. Sacrificio che però, spiega il sindaco Leontini potrebbero avere una durata limitata se nel frattempo si riesce a potenziare la differenziata.
“Fra venti giorni- annuncia il sindaco- infatti uscirà il bando di affidamento alla nuova ditta e verrà attivato il porta a porta anche nelle zone costiere e questo sarà un primato assoluto della mia amministrazione perché non si era mai fatto. In questo modo cercheremo di contrastare il fenomeno delle discariche abusive che rappresenta un costo aggiuntivo per il comune che deve intervenire per rimuovere i rifiuti e bonificare la zona. Insomma, stiamo lavorando per cercare di ridurre i costi in futuro”
Questo il dato amministrativo che emerge dalla seduta. C’è poi un altro aspetto da valutare che è quello politico. Il provvedimento è stato votato dagli otto consiglieri che sostengono l’Amministrazione comunale, che a differenza dello scorso consiglio si sono presentati compatti mettendo da parte, almeno il momento, i problemi che ciascuno di loro ha all’interno dei propri partiti di riferimento.
Una fra tutte la consigliera Mary Ignaccolo, ad esempio, che nonostante i dissidi interni a Fratelli d’Italia, ha sotterrato per qualche ora l’ascia di guerra, chiamata a rapporto pare dallo stesso primo cittadino, per ottemperare ai suoi doveri di consigliera ed evitare in questo caso la bocciatura del PEF che avrebbe comportato due serie conseguenze: il mancato pagamento degli operatori che svolgono il servizio di nettezza urbana e la sospensione del servizio stesso. Ma questo gesto non cambia la sua situazione all’interno di FDI: il partito dovrà decidere se sostituire l’assessore Tonino Cafisi, come vorrebbe la Ignaccolo, con un nome a lei vicino oppure perdere la consigliera che potrebbe migrare verso nuovi lidi. Bisognerà capire se resterà nella maggioranza o andrà nell’opposizione.
A proposito di opposizione, già nella scorsa seduta si era evidenziata una spaccatura tra le forze di minoranza.
Spaccatura che ieri è stata confermata, infatti mentre Stornello del Pd, Monaca di “Cambiamo davvero Ispica”, Arena e Antonella Denaro di “Rinascita ispicese” hanno votato contro il provvedimento, il gruppo di Pierenzo Muraglie, Giovanni Muraglie e Lina Sudano di “Muraglie sindaco” si è astenuto, il consigliere Oddo, presente in un primo momento ha abbandonato i lavori, pare per un contrattempo, dando così quell’aiutino necessario all’amministrazione ad avere la maggioranza necessaria ad approvare il PEF.
Rinascita Ispicese trova questa posizione, giustificata col fatto che politicamente è la maggioranza a votare tale aumento, “ingiustificabile, anche politicamente” e dichiara:” Una cosa sbagliata è tale sia sotto l’aspetto politico che civile. L’opposizione ha questo ruolo, questo compito. Evidenziare, anche con un voto di bocciatura, ciò che è sbagliato.”
Il gruppo Muraglie sindaco ha dichiarato di aver agito in questo modo per “Non mettere la città in ginocchio” ma il vero scopo è stato ricambiare lo sgarbo fatto dal consigliere Paolo Monaca che pare nella scorsa seduta non abbia rispettato il patto di attendere la seconda convocazione della seduta del consiglio per avviare i lavori.
Insomma, al consiglio comunale di Ispica si respira un’aria piuttosto pesante ma la cosa singolare è che la guerra non è, come sarebbe normale, tra maggioranza e opposizione ma è interna stessa alle parti e questo certamente non giova a nessuno.