Nel giorno in cui la Chiesa Cattolica ricorda la nascita di San Giovanni Battista in diversi comuni iblei si sono tenute celebrazioni in suo onore.
Diversi i comuni coinvolti dalla città capoluogo, passando per Chiaramonte e Monterosso Almo, a seguire Vittoria e Pozzallo.
“San Giovanni Battista è l’unico santo di cui si celebrano due solennità, il 24 giugno la natività e il 29 agosto il martirio. Ed è il patrono di questa amatissima diocesi che bene ha pensato di celebrare in modo solenne queste due ricorrenze”. Lo ha detto il vescovo di Caltanissetta, mons. Mario Russotto, durante il solenne pontificale tenutosi ieri in Cattedrale a Ragusa in occasione di una data speciale, quella del 50esimo anniversario del pio transito dell’allora vescovo di Ragusa, mons. Francesco Pennisi.
“A Vittoria – ha sottolineato ancora mons. Russotto – si celebra la natività, a Ragusa il martirio, e San Giovanni è patrono non solo della città di Ragusa ma dell’intera diocesi e ha sempre illuminato e guidato il cammino di questa bellissima porzione di Chiesa, con il coraggio della profezia, con il coraggio di preparare sempre strade nuove al Signore”.
Numerosi i fedeli che, nella giornata di ieri, hanno partecipato alle nove celebrazioni eucaristiche che, sin dalle 7 del mattino, hanno contrassegnato una giornata molto ricca sul piano spirituale. L’ultima celebrazione eucaristica della giornata è stata quella presieduta dal parroco della Cattedrale, il canonico sacerdote Giuseppe Burrafato, con la presenza dei componenti dell’associazione culturale San Giovanni Battista, del comitato dei festeggiamenti e del gruppo “Portatori del fercolo di San Giovanni”.
Si sono conclusi ieri sera con lo spettacolo pirotecnico curato dalla ditta La Rosa international fireworks di Bagheria i solenni festeggiamenti della Natività di San Giovanni Battista, patrono e protettore di Monterosso Almo.
Poco prima, era stato don Maurizio Di Maria a presiedere la solenne celebrazione eucaristica nella giornata dedicata al patrono e protettore del centro montano ibleo.
Tra gli altri appuntamenti importanti, l’ottima riuscita della sacra rappresentazione ispirata alla vita di San Giovanni Battista avente per titolo “Sulle orme del Battista”. L’appuntamento di sabato sera, dopo la santa messa, lungo il corso Umberto ed in piazza San Giovanni, e che si può definire unico nel suo genere, è stato organizzato dal comitato dei festeggiamenti di San Giovanni Battista in collaborazione con il gruppo Azione Cattolica di Monterosso. Molti i presenti, grandi e piccoli, che hanno seguito con interesse il racconto dei vari episodi, racchiusi in particolari cornici, destinate a raccontare la vita del Battista.
Ieri, inoltre, il giorno di festa è iniziato all’alba quando un raggio di sole è entrato dal portone principale della chiesa e attraversando la navata centrale ha illuminato il simulacro del santo posto su una nicchia dell’altare maggiore. Un evento che si verifica solo ed esclusivamente nella giornata del 24 giugno che coincide con la nascita del Battista. Un evento la cui risposta si trova sicuramente nella sapienza degli architetti che edificarono la basilica di San Giovanni ad una altezza tale, orientandola verso est, da permettere il ripetersi di un fenomeno che tiene unite astronomia, fede ed arte.
L’emozione, anche stavolta, è stata grande a Chiaramonte Gulfi. L’uscita contornata da effetti speciali e dal lancio di carta colorata ha mandato in visibilio devoti e fedeli che hanno così salutato il lento incedere del simulacro alla presenza di una folla osannante. Il momento più suggestivo, quello della “sciuta”, è stato vissuto così, con estremo entusiasmo, da tutti coloro che, ieri sera, hanno accolto con grida di giubilo l’avvio della processione del protettore di Chiaramonte Gulfi, il glorioso precursore San Giovanni Battista.
La festa è stata caratterizzata, dunque, da momenti molto coinvolgenti, gli stessi che si ripetono anno dopo anno e che ancorano sempre di più la comunità cittadina. Dopo la “sciuta”, c’è stato il tradizionale saluto alla venerata reliquia del santo. La processione che è stata aperta come sempre dal clero chiaramontano e dalle confraternite, con i loro caratteristici stendardi. Presenti anche i rappresentanti delle autorità civili e militari di Chiaramonte Gulfi.
Da oggi, intanto, prende il via l’ottavario di conclusione dei solenni festeggiamenti con la settimana eucaristica.
Dopo i festeggiamenti con la processione a mare di San Giovanni, per ricordare quanti hanno perso la vita in mare, la città marinara ha festeggiato il suo santo Patrono.
La festa è stata caratterizzata anche dalla missione del braccio reliquiario di San Giovanni Battista, che ha fatto visita nei diversi quartieri e nelle case di riposo della città.
“Quest’anno un momento particolare – afferma don Carmelo Morana – è stata la celebrazione eucaristica vissuta con la società marinara di mutuo soccorso, proprio per questo legame tra il santo e quanti svolgono il mestiere di marittimi”.
San Giovanni, infatti, è venerato come patrono dei marittimi e sono tanti i pozzallesi legati al santo. Il triduo solenne è stato tenuto da don Marco Rabito. Nel giorno solenne delle festa ci sono state tre celebrazioni a cui hanno preso parte numerosi cittadini. Alle 10.30 la celebrazione è stata presieduta dal vescovo di Noto, Mons. Salvatore Rumeo. La celebrazione pomeridiana ha preceduto la processione serale del simulacro del Patrono.
Anche la città di Vittoria si è stretta attorno al suo santo patrono Giovanni Battista. Una lunga giornata di gioia e allegria. Preceduta dalla tradizionale “Calata ra tila” nel giorno della vigilia quando viene scoperto il simulacro di San Giovanni conservato all’interno della Basilica.
“La missione di Giovanni il Battista continua: continua l’invito alla conversione, a seguire la strada che lui traccia per andare incontro a Gesù. E questo popolo ben disposto ha il desiderio di rendere presente Giovanni nella propria vita. Chi è colui ben disposto? ? È colui che gioisce alla presenza del Signore, esulta per la presenza del Signore nella propria vita. Il cammino di conversione consiste nel capire che senza Gesù non possiamo vivere e Giovanni indica che Gesù può darci la vera vita” ha ricordato nella celebrazione di domenica 23 giugno Mons. Giuseppe La Placa.
Il giorno della solennità ha avuto inizio alle 3.30 di notte con un momento di preghiera sulla pace presieduto dal Vescovo di Ragusa. Alle 4 del mattino la messa dell’Alba che ha segnato l’inizio dei festeggiamenti.
Nel pomeriggio 18 il suono delle campane a festa e lo sparo dei mortaretti annunciavano a tutti l’imminenza dei festeggiamenti. Subito dopo si è tenuta l’esibizione per le vie cittadine del Corpo Bandistico Città di Vittoria. Alle 20.00 la solenne Celebrazione Eucaristica, l’ultima della giornata, è stata presieduta dal parroco don Salvatore Converso alla presenza delle associaizoni Avis, Avo e Unitalsi.
I festeggiamenti continuano fino al 7 luglio con l’uscita trionfale per le vie della città del Santo Patrono.