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Il paradosso: Iblea Acque fa acqua da tutte le parti. Fatture pazze ed uffici carenti

Ci giunge in redazione una lettera a firma del prof. Nino Cerruto, già consigliere comunale, in merito alla questione del Servizio Idrico Integrato che da mesi oramai gestisce l’oro blu in provincia di Ragusa.

Nella lettera si fa riferimento in particolare alla situazione che stanno attraversando i cittadini modicani con questa nuova gestione, che è il caso di dirlo fa acqua sotto diversi aspetti.

” Un primo elemento sono le cosiddette fatture pazze: a tanti cittadini sono arrivate fatture più che sovrastimate perché non hanno effettuato la lettura reale dei contatori e perché in diversi casi non hanno tenuto conto dello storico dei consumi” scrive Nino Cerruto nella sua lettera.

L’ufficio di ricevimento mostra segni di perdita

Un altro elemento di criticità che emerge è la gestione dell’ufficio pubblico il quale risulta del tutto inadeguato al fabbisogno reale dell’utenze.

Altro elemento di criticità sono i giorni e gli orari di apertura degli uffici al pubblico, del tutto inadeguati al fabbisogno reale dell’utenza. A Modica, dove gli uffici sono aperti sei ore a settimana, si arriva al paradosso che recandosi negli orari di apertura non fanno nemmeno entrare o non viene consegnato il numero per il ricevimento, perché ci sono liste d’attesa che non riescono a smaltire entro l’orario di chiusura. Per non parlare poi della infelice scelta dei locali degli uffici ubicati in via della Costituzione (ex ss.115); si pensi alle persone anziane sprovviste di mezzi propri di spostamento che da Modica Alta devono raggiungere il centro commerciale per poi magari sentirsi dire che non possono essere ricevuti data l’alta affluenza di pubblico. Se a tutto ciò si aggiunge il fatto che non trovano riscontro le mail e le pec trasmesse, si palesa l’impossibilità tecnica e concettuale di comunicare con codesta società” continua Nino Cerruto.

Una situazione incresciosa a cui bisogna porre rimedio

Certamente l’ufficio pubblico il biglietto da visita del nuovo gestore, ma a quanto pare sembra non avere un futuro non proprio roseo anche a fronte dell’emergenza idrica in atto.

Ancora una volta i cittadini pagano, in termini di inefficienza ed a tratti di aumento dei costi, le scelte politiche di privatizzazione o di gestione con modelli tipicamente aziendali di servizi pubblici essenziali come quello dell’acqua.  Chiediamo al Sindaco, all’Amministrazione ed all’intero Consiglio Comunale, visto che il comune di Modica è socio di questa Iblea Acque SpA e quindi corresponsabile delle disfunzioni, di farsi carico di questa incresciosa situazione e di porre in essere tutta una serie di atti volti a garantire un servizio idrico efficiente e, possibilmente, delocalizzato” conclude nella sua lettera l’ex consigliere Cerruto.

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Redazione