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Ad Ispica, Modica e Scicli fondi da Palermo, grazie agli emendamenti dell’on. Abbate

200 mila euro per l’organo di Santa Maria Maggiore ad Ispica, 330 per la chiesa di S. Anna a Modica, 600 mila euro per il porto di Donnalucata e 100 mila per la strada della Fornace Penna di Sampieri.

In estrema sintesi sono i fondi che arriveranno da Palermo grazie agli emendamenti inseriti dall’on. Ignazio Abbate nella manovra finanziaria appena approvata dall’Ars.

“Da Palermo arrivano 200 mila euro per dare finalmente il via ai lavori di restauro del maestoso organo del XIX secolo della Basilica di S. Maria Maggiore. – commenta l’On. Abbate – Avevo avuto interlocuzioni sia con il parroco Don Gianni Donzello che con il presidente della Confraternita, Piero Rustico, oltre che con diversi consiglieri comunali con i quali siamo in costante contatto per il bene di Ispica.

Tutti mi avevano espresso la necessità di intervenire su questo meraviglioso organo della seconda metà del 1800, parte integrante del patrimonio artistico e religioso del barocco del Val di Noto. Vuoi perché non è mai un’operazione facile quando ci si avventura nel restauro di un così prezioso strumento musicale, vuoi perché le risorse che servono sono importanti, negli anni tali lavori sono stati sempre rimandati ad un generico futuro. Oggi è arrivato finalmente quel momento”.

Grazie ad un apposito emendamento alla finanziaria presentato sempre dall’Onorevole Ignazio Abbate, sono stati stanziati i fondi necessari al recupero e ripristino della Chiesa di S. Anna nel quartiere Dente a Modica. La somma, 330 mila euro, servirà ad effettuare quei lavori resi necessari dal crollo degli intonaci che ne ha determinato la chiusura nel 2017.

Oltre al crollo degli intonaci sono diverse le parti deteriorate che necessitano di un intervento di restauro come ha potuto appurare lo stesso rappresentante della DC in occasione di un sopralluogo effettuato: “Ho potuto constatare con i miei occhi – dichiara il parlamentare – sollecitato anche dal parroco don Crescenzio Mucia, che la chiesa risente degli anni di costruzione e della mancanza di qualsiasi tipo di lavoro conservativo, mai effettuato da quando è stata costruita negli anni 60. A causa di questa situazione i tantissimi fedeli che la frequentano abitualmente sono stati costretti ad “emigrare” nei vicini locali dell’oratorio. Spazi troppo stretti ad accogliere tante persone con tutti i disagi del caso. Oggi siamo riusciti a trovare le somme necessarie che riporteranno il luogo di culto agli antichi splendori e permetteranno ai residenti del quartiere di poter tornare a riunirsi nel luogo più congeniale”.

Gli altri due emendamenti da 100 mila e da 600 mila euro sono quelli riguardanti la bonifica e la manutenzione straordinaria della strada di accesso alla Fornace Penna di c.da Pisciotto, e le operazioni di dragaggio e ripristino dell’agibilità del porticciolo di Donnalucata.

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Cinzia Vernuccio