Il vino può divenire sempre più motore trainante di un territorio. L’hanno compreso pienamente nella vicina città do Pachino, con un progetto che ha coinvolto anche il territorio ragusano.
Pachino negli ultimi anni è divenuta famosa per il suo ciliegino dal rosso intenso e succoso. In realtà la sua storia è legata fortemente ad altri due tipologie di rosso quello dell’uva pigiata, dal quale nasce un buon vino e dal tonno prodotto tipico della frazione di Marzamemi.
Con l’obiettivo di valorizzare sempre di più il territorio, creare nuove forme di crescita socio-economica nasce l’Associaizone Vivi Vinum Pachino. Una compagine che negli ultimi mesi sta lavorando ad ambiziosi progetti di cooperazione e di sviluppo.
L’associazione Vivi Vinum Pachino, nata per valorizzare e tutelare il patrimonio storico di Pachino legato alla vitivinicoltura di qualità, in questi mesi ha promosso una cooperativa di comunità “Vino Connect Sicilia” per far diventare il vino un acceleratore di filiera nell’Isola.
Infatti, questa associazione mira a promuovere la cooperazione tra cantine, istituzioni, musei, associazioni, sommelier e professionisti del settore. Un nuovo modo di dare sviluppo a un territorio che ha fatto del vino nel tempo, non solo motivo di ricchezza socio-economica, ma anche elemento collante di una comunità.
In questo ambizioso progetto Vino Connect Sicilia sono coinvolti anche i territori della provincia di Ragusa, in particolare Ispica e la sua zona costiera. Il progetto è sostenuto in sinergia con le Banche di Credito Cooperativo di Pacchino e di San Cataldo, Federcasse, Confcooperative Sicilia e il finanziamento di Fondo Sviluppo,
Ad oggi il progetto ha fatto passi da giganti, e quasi a un anno dalla presentazione di Vino Connect Sicilia, che coinvolge diversi comuni dell’Isola che hanno nel vino un motore propulsore. L’offerta si amplia con la nascita della Cooperativa Le Terre di Ebe. La nuova cooperativa, si inserisce nel progetto “Il Credito Cooperativo acceleratore per lo sviluppo nelle aree dalla Val di Noto alla Val di Mazara: terre dei vini”.
“Voglio esprimere il mio personale compiacimento e del Consiglio Direttivo per l’importante partecipazione. Si è vista in ognuno di noi quella voglia ulteriore di crescita e di forte consapevolezza dei risultati raggiunti. Ognuno ha dato fino ad oggi il proprio impegno e tempo, professionalità e volontà. Oggi con la Cooperativa Le Terre di Ebe riusciremo a raggiungere altri obiettivi e insieme, unendo le forze di queste importanti realtà che abbiamo creato, cambieremo il volto al territorio” spiega Maurizio Campo presidente della nuova cooperativa.
Le Terre di Ebe raccoglie 25 soci fondatori. Il nome Ebe ha spiegato Maurizio Campo è nato per dare forza e continuità al percorso legato al vino ma anche alla produttività e fecondità della nostra “terra”. Ebe è la Donna Coppiera e Bacco il Dio del Vino, Uomo e Donna insieme per cambiare il volto della società in cui si opera.
La nuova cooperativa lavorerà su quattro aree di intervento: la prima viticoltura e agricoltura sociale, la seconda sarà l’enoturismo e il turismo rurale. Mentre un terzo polo sarà la formazione, istruzione e lavoro e infine si lavorerà sulla cultura e il recupero del patrimonio culturale.
La presentazione della cooperativa è avvenuta, negli scorsi giorni, all’interno della suggestiva Cantina Rudinì, nel palmento dove nei prossimi giorni l’uva verrà lavorata. All’evento sono intervenuti Concetto Costa, presidente della BCC di Pachino e di Federcasse Sicilia, Luciano Ventura, segretario generale di Confcooperative Sicilia. Al tavolo dei relatori anche Walter Guarrasi, presidente di Vivi Vinum Pachino e Maurizio Campo, presidente della nuova cooperativa.
Certamente la cooperazione tra le cantine permetterà di ampliare la rete, ma anche di dare un nuovo sviluppo a un territorio che rischia di perdere gli stimoli e le proprie tradizioni. La filiera, che oggi gode di grandi possibilità di offerta, ha bisogno di essere sempre di più alimentata con iniziative collaterali, come l’ampio sostegno di banche ben radicate nel territorio come la Bcc di Pachino.
La cooperativa Le terre di Ebe è l’esempio di progettazione, di vision sul futuro, del rilancio di un territorio, della voglia di mettere in gioco giovani e quanti nel tempo hanno fatto la storia, in un territorio che più a sud di Tunisi ha ancora tanto da dare alla Sicilia e allo sviluppo del Paese. La rete e la relazione sono ingredienti speciali di questi vini che creeranno scambi, esperienze e coinvolgimento.