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Autori & Libri a Sampieri, successo per “La notte dell’Antimafia” del giornalista Lucio Luca

Un atto di denuncia lanciato assieme ad Enrico Bellavia. Il doppio binario della legge ordinaria e quella della confisca dei beni genera mostri sociali

“La notte dell’Antimafia” del giornalista Lucio Luca è un atto di denuncia forte e documentato su una delle pagine più buie della storia giudiziaria in Italia.

Per “Autori & libri, conversando a Sampieri” la firma de “La Repubblica” e il già direttore del settimanale “L’Espresso”, Enrico Bellavia hanno conversato sulla sinossi di un’opera, peraltro di buon successo di critica e di vendite, che è controffensiva ad alta voce contro i poteri giudiziari, la corruzione attraverso l’amministrazione della giustizia: giustizia che in questo caso è sempre negata.

Il perno della storia l’ex magistrato Silvana Saguto, si vantava di avere influito a concretizzare sedici ergastoli a Totò Riina, lei oggi ospite delle patrie galere, per reati gravissimi consumati, insieme ai suoi soldali, nella  gestione, diciamo disinvolta e criminogena, dei beni confiscati alla mafia(ammontante a cinquanta miliardi di euro) in quanto presidente della sezione prevenzione del tribunale di Palermo.

Fatti, avvenimenti, controllo rigoroso delle fonti fanno di questo libro un romanzo non romanzo, come lo ha definito Attilio Bolzoni, in quanto i contenuti sono purtroppo veri e transitano in quel doppio binario che da un canto è la giustizia penale ordinaria dall’altro quello legato alla legislazione sulla gestione della confisca dei beni che cammina in modo autonomo. Da qui la rovina di imprenditori illuminati, come quella di Francesco Lena, vittima di una anonimia con una famiglia mafiosa; il tempo che rovina patrimoni che ritornano, in caso di innocenza degli imputati, ai legittimi proprietari danneggiati e inservibili.

Ecco “La notte dell’antimafia” non è solo un testo da leggere ma è uno strumento per lanciare un monito al legislatore perché la legge sulla prevenzione si possa modificare ed evitare danni irrecuperabili verso chi con la mafia non ha mai avuto a che fare.

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Redazione