Il consigliere Gaetano Mauro, interviene con una nota sul trasferimento di Ibla Busker e attacca il primo cittadino Peppe Cassì.
“La scelta di trasferire solo nel centro storico di Ragusa superiore un evento così radicato, come Ibla Buskers, è un impoverimento del tessuto culturale costruito nel tempo, con effetti negativi sia sul turismo che sull’economia locale di Ibla. Eppure Il festival era stato annunciato, durante la presentazione del cartellone estivo da parte dell’amministrazione comunale, come un evento culturale di grande importanza, capace di valorizzare il patrimonio storico e artistico di Ragusa Ibla, uno dei gioielli architettonici più importanti della Sicilia. Non sarà nulla di tutto questo”.
Lo ha dichiarato in una nota Gaetano Mauro, consigliere comunale di Generazione, che spiega:
“La natura stessa del festival Ibla Buskers, con la sua atmosfera intima e l’ambientazione storica, potrebbe risentire negativamente del trasferimento. Il contesto unico di Ibla, con le sue strade strette e le sue piazze suggestive, contribuisce in modo determinante all’identità dell’evento, creando un’esperienza irripetibile per artisti e spettatori”.
“Riteniamo fondamentale, prosegue Mauro, che decisioni di tale portata vengano prese attraverso un processo partecipativo che coinvolga la comunità locale, gli operatori economici e culturali, e tutti i cittadini interessati.
L’amministrazione comunale ha erogato un finanziamento di 25 mila euro a supporto della manifestazione, già finanziata dalla Regione. Alla presentazione del progetto nessuno si è accorto prima di elargire il contributo che il programma degli organizzatori prevedeva un’altra dislocazione? E’ imbarazzante la dichiarazione resa sulla stampa di oggi del sindaco Cassì che, dopo avere finanziato con 25 mila euro il progetto , ammette di essere stato colto di sorpresa, cioè non l’aveva neanche letto e di essere rimasto “stupito”.
“Pur comprendendo le motivazioni degli organizzatori legate al desiderio di portare l’evento in altre parti della città, ritengo- ha aggiunto Mauro- che sia possibile individuare soluzioni che permettano di espandere il festival senza snaturarlo. Si potrebbe, ad esempio, pensare a una formula che coinvolga sia Ragusa Ibla che Ragusa superiore, creando un percorso culturale che unisca le due anime della città, valorizzando entrambe”.
“Nell’ottica di preservare e promuovere al meglio le peculiarità che rendono Ragusa Ibla una città unica e affascinante e nel rispetto di quegli operatori commerciali che vedevano il festival di IBla Buskers come una ultima boccata d’ossigeno prima del letargo invernale- conclude Mauro-, adesso si rimedi. Si risarciscano i commercianti di Ibla con l’organizzazione di un evento di alto profilo nel periodo natalizio. Sarebbe un modo per ravvedersi”.