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Lungomare Bisani a Marina di Ragusa: i lavori consegnati sono già in deterioramento

I lavori di riqualificazione del lungomare Bisani a Marina di Ragusa, a meno di due mesi dalla sua apertura sono già in deterioramento, i pali per l’illuminazione pubblica e le ringhiere sono già arrugginiti e il massetto drenante presenta già diverse crepe.

Lo denuncia il Consigliere comunale del Partito Democratico Peppe Calabrese, segretario cittadino dem, che annuncia la presentazione di un’interrogazione.
“Del tratto di lungomare che va dall’ingresso del porto turistico di Marina di Ragusa fino a Punta di Mola, oggetto di un intervento di riqualificazione da circa 5milioni di euro – spiega Calabrese – ne è stata aperta solo una parte, anche se non del tutto completa, per consentire ai bagnanti di accedere alla scogliera.

Tuttavia, basta fare una passeggiata per vedere che i lavori dei massetti non sembrano realizzati a regola d’arte: le numerose lesioni lasciano pensare che non dappertutto sia stata utilizzata la rete elettrosaldata o la fibra, per evitare che il getto si spacchi, mentre l’acciaio scelto per i pali della pubblica illuminazione e i parapetti, è già macchiato di ruggine.

All’art. 72 del progetto era previsto che venisse utilizzato acciaio inox AISI 316, abbastanza resistente alla corrosione, ma non nei casi di un’esposizione così ravvicinata.
“Per queste ragioni ho presentato un’interrogazione al sindaco – spiega ancora il consigliere del PD – per chiedere di sapere se l’amministrazione intenda o meno chiedere la sostituzione degli elementi già rovinanti, quale tipo di acciaio è stato utilizzato e le sue specifiche di resistenza alla corrosione salina.

Anche per quanto riguarda il legno utilizzato per la parte pedonale si chiede di conoscere la tipologia di materiale usato e se corrisponde a quanto previsto dal capitolato d’appalto. Infine, con l’interrogazione si chiede di saper se l’amministrazione intenda chiedere alla ditta che ha eseguito i lavori di rifare i massetti drenanti dove si sono già lesionati, pensando a delle soluzioni per impedire che si verifichino danni in tempi brevi”.

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Redazione