Dopo la notizia dell’avvio della procedura di dissesto per il Comune di Pozzallo quelli di Sud chiama Nord intervengono dichiarando “La città ha bisogno di essere amministrata con la logica di un “buon padre di famiglia” e chiedono con forza le dimissioni del sindaco Ammatuna.
“A Pozzallo-prosegue il comunicato -serve un amministratore come Cateno De Luca che è riuscito a risanare i bilanci di tutti i comuni che lo hanno avuto come sindaco, non ultimo quello di Taormina, e Sud chiama Nord ha il know-how necessario per affrontare la sfida di questo risanamento.
L’attuale primo cittadino di Pozzallo, anche davanti all’evidenza del suo fallimento, nega sempre e prova a scaricare su altri le responsabilità. E’ questo l’unico programma politico-amministrativo che ha seguito e attuato durante le sue sindacature.
Ammatuna ha iniziato ad accumulare debiti da quando è diventato sindaco per la prima volta e non si è mai fermato. Quando Giuseppe Sulsenti gli succedette trovò le casse del comune vuote e una montagna di debiti che riuscì, in qualche modo, a contenere. Luigi Ammatuna, a sua volta, ereditò una situazione leggermente migliorata e continuò, anche lui, nell’opera di risanamento. Poi ritornò alla carica Roberto Ammatuna e dal 2017 ad oggi è riuscito a portare l’ente pubblico al fallimento. Nonostante già nel 2018 girassero voci su un possibile dissesto, con una serie di comunicati, Ammatuna ha sempre negato che il bilancio comunale avesse problemi affermando che tutti i conti erano a posto, controllati e verificati dai revisori dei conti e dalla Corte dei Conti.
Oggi scopriamo che non è così e che il comune ha un disavanzo di quasi QUARANTUNO milioni di euro al 2022 che saranno caricati sulle spalle dei cittadini.
Di chi è la colpa? Degli uffici che non riescono a riscuotere le imposte perché mancano i dirigenti? E perché mancano i dirigenti? Perché, dice Ammatuna, è stato osteggiato in molte decisioni e per questo non ha potuto bandire i concorsi.
Basta, sindaco Ammatuna! La responsabilità di questa situazione è attribuibile solo ed esclusivamente alla sua pessima e incapace gestione amministrativa.
I concorsi che ha provato a bandire sono falliti perché ogni volta la sua amministrazione ha sbagliato a strutturare i bandi. Si ricorda quando ha provato con quello dei VV.UU. e, per l’incapacità di strutturare il bando, ha fatto copia e incolla da un altro comune dimenticando di cambiare il conto corrente postale su cui effettuare il versamento di partecipazione? Questo è stato il primo di una lunghissima serie di errori che hanno invalidato tutte le procedure concorsuali. Concorso banditi, pubblicati e ritirati in autotutela, ripubblicati, svolti in parte e annullati per macroscopici errori nei bandi e nelle procedure. Quelle figure apicali di cui parla, mancano per la sua incapacità e di chi la collabora a strutturare bandi secondo le leggi dello stato. La città è stanca della sua gestione e dei suoi tentativi addebitare ad altri i suoi fallimenti e il circolo cittadino di
Sud chiama Nord la invita ad avere uno scatto di dignità e a riconoscere il suo fallimento. Stessa cosa dovrebbero fare tutti i suoi assessori e tutti i consiglieri che la sostengono, ammesso che ce ne siano ancora.
Non cerchi di arrampicarsi sugli specchi cercando di trovare soluzioni, che non esistono, all’enorme buco che lei e chi con lei amministra, avete creato. Non cerchi aiuto alla Corte dei Conti dove, considerate le sue condanne, non crediamo troverà ascolto.
Dia seguito a tutti gli iter procedurali innescati dalla Delibera di Giunta e vada via. Abbiamo già chiesto le sue dimissioni per la pessima gestione della vicenda delle palazzine IACP, ci accingevamo a chiederle per la pessima gestione del problema dell’acqua non potabile da un anno e adesso, che ha superato ogni limite, reiteriamo, con più forza la nostra richiesta: Dia le sue dimissioni!”