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Gli stalli di via Caccamo a Modica tornano ad essere strisce bianche

Buone notizie per la viabilità dei cittadini modicani. Il parcheggio di Via Caccamo, nel cuore del centro storico, a pochi passi dal Piazzale Falcone-Borsellino, torna a essere gratuito.

A dare conferma di questa notizia è l’assessore Tino Antoci, che, contattato telefonicamente dalla nostra redazione, ha spiegato che gli stalli di parcheggio, trasformati in strisce blu per la stagione estiva, tornano a essere fruibili gratuitamente dai cittadini.

Il caso delle strisce blu in Via Caccamo aveva infiammato un po’ il dibattito degli ultimi mesi. Consiglieri comunali, commercianti e movimenti politici chiedevano all’amministrazione risposte specifiche circa questa scelta.

La decisione è scaturita il 25 marzo scorso, quando il Comune di Modica ha pubblicato un avviso pubblico per la manifestazione di interesse in merito alla gestione dell’Info Point che si trova sul Piazzale Falcone-Borsellino.

Nell’avviso, seguendo l’ordine cronologico, era previsto l’affidamento ai gestori dell’Info Point di 20 stalli per il periodo invernale e 40 stalli per il periodo estivo, con l’obiettivo di generare introiti per il mantenimento dell’Info Point.

Secondo l’ordinanza del 16 luglio 2024, firmata dal comandante Rosario Cannizzaro, gli stalli a pagamento dovevano essere ridotti a 20 a partire dal primo ottobre. Tuttavia, l’amministrazione ha fatto marcia indietro, visto il basso utilizzo. Considerato che nell’area operano durante la giornata attività commerciali, scuole e uffici, si è optato per la sospensione temporanea del servizio di strisce blu.

L’assessore Tino Antoci ha assicurato che nei prossimi giorni il personale tecnico del Comune provvederà al ripristino delle strisce bianche, così da evitare fraintendimenti. Attualmente, il macchinario utilizzato per l’emissione dei biglietti è stato disattivato, quindi è possibile sostare in questi stalli gratuitamente.

Un flop? Oppure è un parcheggio poco appetibile per i turisti? Per rispondere a queste domande, sarebbero necessari dei dati: numero di utilizzatori, tempi di sosta, ecc. L’unico dubbio che rimane riguarda l’associazione Glocal ETS, gestore dell’Info Point, che si vede privata di questi 20 posti a pagamento, i quali avrebbero garantito degli incassi non irrilevanti.

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Redazione