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I vescovi di Sicilia hanno consacrato l’Isola alla Madonna Scala del Paradiso ieri a Capo Passero

In occasione della sessione autunnale della CESI (Conferenza Episcopale Sicilia) si è svolta la Consacrazione della Sicilia alla Madonna Scala del Paradiso sull’Isola di Capo Passero.

L’evento presieduto da mons. Antonino Raspanti, Vescovo di Acireale e Presidente CESI, rientra nell’ambito dei festeggiamenti del 180° anniversario della fondazione della Diocesi di Noto, ha visto la partecipazione dei Vescovi Siciliani, delle Autorità Civili e Militari. Presenti anche i sindaci dei comuni vicini.

Durante la cerimonia, sotto la maestosa statua di Maria SS. Scala del Paradiso, Patrona della Diocesi, eretta il 14 settembre 1959 per volere di Mons. Angelo Calabretta, allora Vescovo di Noto, si è svolto un evento di straordinaria rilevanza religiosa: la consacrazione della Sicilia alla Vergine Maria, porto sicuro e ancora di salvezza.

Una statua alta cinque metri visibile da lontano

Infatti l’isolotto di Capo Passero, situato nel Comune di Portopalo, rappresenta un luogo simbolico, posto all’estremo lembo meridionale della Sicilia, dove la statua di Maria Scala del Paradiso veglia sulla vita dei suoi figli. La Vergine, invocata con la tradizionale espressione “Bella Madre”, è da secoli un punto di riferimento spirituale per la nobile terra siciliana, e la consacrazione rinnova questa devozione con un significato profondo di protezione materna.

Una curiosità la statua di Maria Scala del Paradiso, alta cinque metri e realizzata in bronzo, domina il paesaggio e rappresenta un faro di devozione per i fedeli siciliani.

Infine durante la celebrazione il Vescovo di Noto, Mons. Salvatore Rumeo, e il sindaco di Portopalo, Rachele Rocca, hanno scoperto una a targa di dedica a Giovanni Paolo II, che fu presente all’inaugurazione della stele nel 1959 allora vescovo ausiliare di Cracovia.

Durante il rientro in barca verso Portopalo, il presidente della Cesi, mons. Antonino Raspanti, ha lanciato in mare una corona di fiori in memoria di quanti nelle acque del Mediterraneo hanno perso la vita in cerca di un futuro migliore.

Published by
Pierpaolo Galota