“Anche noi preferiamo lavorare, ma in un mercato dove le regole siano uguali per tutti. Sabato 28 Settembre saremo a Ortigia a sinistra del ponte Umberto in via Riva Forte Gallo, dove un fossato pieno d’acqua ci dividerà da questo G7”.
Così i coordinatori della manifestazione di protesta degli agricoltori che già da qualche settimana hanno annunciato la loro presenza al G7, in corso a Siracusa.
“Questo G7 scava un fossato sempre più profondo tra le imprese e una sorda politica che non vuole ascoltare le criticità e le difficoltà gridate da anni di proteste. Una mistificazione della realtà alla quale dobbiamo dire NO, e dove sarà fondamentale la presenza degli agricoltori per gridare forte che noi preferiamo lavorare ma con redditività – dicono Mariano Ferro, Giuseppe Scarlata e Marcello Guastella, a capo del coordinamento – che così intendono contrastare la propaganda fantastica di chi da decenni, numeri alla mano, è consapevole del declino verticale che vive il comparto”.
Secondo gli organizzatori, Governo e Regione hanno fatto poco per dare una mano alle imprese agricole, specie quelle siciliane, devastate dalla siccità che ha distrutto produzioni e foraggi.
“In Sicilia, dove il Governo regionale pensa di risolvere con le autobotti il problema della siccità, realizzare il G7 sembra quasi una provocazione. Partendo proprio dal G7, ci prepariamo a riprendere un percorso di rivendicazioni, che ci vedrà impegnati nei prossimi mesi” spiegano i coordinatori della protesta.
(Foto di copertina: Ansa)