L’amministratore unico di Iblea Acque Franco Poidomani esce allo scoperto e per la prima volta risponde alle accuse del consigliere Gaetano Mauro.
Il consigliere di recente ha presentato un esposto denuncia al comando provinciale della Guardia di Finanza per denunciare come, per la terza volta consecutiva, le procedure di selezione dei nuovi bandi di concorso per l’assunzione di 20 unità a tempo indeterminato sembrano non rispettare i criteri di trasparenza e legittimità, nonostante le indicazioni fornite dai soci di Ibleacque.
“Avevamo inizialmente deciso di non rispondere pubblicamente alla continua e pressante attività denigratoria posta in essere a danno di Iblea Acque e della onorabilità e rispettabilità personale e professionale dei suoi quadri dirigenziali-dichiara Poidomani- L’indizione delle selezioni pubbliche, attivate tramite una società esterna, a cui è affidato l’intero procedimento, ci impone di interrompere il silenzio e rispondere alle false informazioni fatte circolare ultimamente”.
“Ancora una volta – chiarisce l’ing. Poidomani – la campagna denigratoria non coglie nel segno: l’intera attività è stata posta in essere nel completo e assoluto rispetto della normativa, sia per quanto riguarda la pubblicazione che per la scelta dei criteri di selezione. Tutti i bandi prevedono una commissione esaminatrice da nominare, dopo la scadenza del bando, secondo legge, nel pieno rispetto dei criteri stabiliti dal Testo Unico Enti Locali, cui rimanda la normativa della società in house. C’è chi parla di selezioni fatte su misura al fine di agevolare in maniera evidente chi già ricopre questi incarichi all’interno della società. Si tratta di una offesa gravissima, priva di riscontro e decisamente diffamatoria: se si fosse voluto favorire chi già lavora (a tempo determinato) per Iblea Acque, sarebbe bastato attribuire un punteggio o un titolo di preferenza al pregresso rapporto di lavoro per la società, ma i bandi non prevedono tale elemento. Inoltre, i titoli previsti per l’accesso al concorso non sono assolutamente “su misura”: facciamo un esempio utilizzando dati facilmente reperibili”.
Il riferimento è alla selezione indetta per dirigente Ciclo attivo e contabilità. Il bando prevede: a-b) a una laurea magistrale LM56 e LM77 Scienze dell’economia o scienze economico -aziendali. Solo nel 2016, si sono laureate in materie economico-statistiche in Italia 49.712 persone (fonte Sole24ore); c) iscrizione all’albo da almeno 10 anni. Attualmente vi sono 120.000 commercialisti iscritti in 131 ordini territoriali, di cui circa il 75% con più di 10 anni di servizio.
“Benché ci si possa tranquillamente iscrivere a qualche albo estero, bevendo un mojito a Ibiza o passeggiando serenamente per le vie di Bucarest – spiega l’ing. Poidomani – continuiamo a credere che gli Albi rappresentino un importante strumento di valutazione della professionalità, del rispetto di norme deontologiche, di probità e decoro”.
d) La comprovata esperienza professionale nel settore della contabilità per aver svolto mansione dirigenziale o di livello immediatamente inferiore in aziende private o enti pubblici per almeno 5 anni. “Questo requisito indispensabile, per il ruolo di vertice da ricoprire, che include l’esperienza anche in società private – dice ancora l’ing. Poidomani – è posseduto da un numero rilevante, seppur non quantificabile, di soggetti. Sarà nostra cura pubblicare, al termine della scadenza, il numero dei candidati ammessi, proprio a dimostrazione dell’ampia platea a cui la selezione si rivolge.
“Iblea Acque- conclude Poidomani- sta lavorando da oltre un anno alla creazione di una nuova e solida realtà grazie alla professionalità e all’impegno di soggetti che non solo sono stati (com’è giusto che sia) sotto l’attenta vigilanza dei Comuni, ma sono anche stati oggetto di continue offese gratuite, immotivate e basate su palesi falsità”.