La Sicilia è la prima regione a varare una legge anti-crack: in campo contro le dipendenze

L’Assemblea Regionale Siciliana ha approvato nei giorni scorsi una legge importantissima nel contrasto alle dipendenze: la legge anti-crack.

Un’approvazione all’unanimità, senza distinzione di casacca politica, proprio perché l’emergenza riguarda ogni singolo giovane siciliano. Una legge sostenuta da tutti i partiti presenti all’Assemblea Regionale.

Una legge fondamentale per constare le dipendenze

Si tratta di un passo decisivo per la protezione delle nuove generazioni e per combattere il fenomeno distruttivo delle sostanze stupefacenti. “Con questo provvedimento, la Regione si impegna non solo nella prevenzione, ma anche nel garantire percorsi di cura e di reinserimento sociale per chi cade vittima delle droghe.” spiega il presidente Renato Schifani.

Il finanziamento di oltre 23 milioni di euro nel triennio garantito rappresenta una dimostrazione concreta di responsabilità e impegno da parte delle istituzioni, che si aggiunge alle altre risorse stanziate all’inizio dell’anno per la creazione a Palermo del primo Centro di pronta accoglienza.

“Ringraziamo – prosegue Schifani – tutti coloro, dalle forze politiche del Parlamento al mondo cattolico e dell’associazionismo sino alle università, che hanno lavorato per arrivare a questo importante traguardo che mette al centro, in un sinergico lavoro di squadra, la salute e il benessere dei nostri giovani. Questa legge rappresenta una speranza per le famiglie e le comunità impegnate nella lotta contro le dipendenze”

Inoltre attraverso a questo provvedimento la Sicilia è in prima linea nel contrastare l’uso e il traffico di stupefacenti, costruendo un futuro più sicuro e sereno per le nuove generazioni.

In tre anni ben 23 milioni di euro per contrastare il fenomeno

La legge anti-crack è una delle più importanti leggi a contrasto delle dipendenze. La cui dotazione finanziaria è molto ampia.

Infatti, già nel 2024, con un’applicazione immediata della norma, si prevede la spesa di 1,7 milioni per le attività di prevenzione nelle scuole. Si tratta di una spesa strutturale con risorse già stanziate in tutto il triennio, per un totale di 5,1 milioni di euro.

Per il servizio di unità mobili per interventi di screening, sostegno e assistenza sul territorio, con particolare attenzione ai contesti abituali di consumo, sono stati stanziati 2 milioni nel 2025 e 2 milioni e mezzo nel 2026 e per tutti gli anni a seguire.

A questi vanno aggiunti i fondi per la realizzazione dei centri di prima accoglienza nelle Asp. Sono stati stanziati 5,4 milioni di euro sia nel 2025 che nel 2026, per un totale di 10,8 milioni di euro.

Infine, nel biennio 2025-2026 sono stati stanziati a valere sul Fondo sociale europeo 1,5 milioni di euro all’anno, per una somma complessiva di 3 milioni, per le attività di inclusione lavorativa dei soggetti interessati dalle attività. 

“La forte sensibilità, condivisa con il presidente Schifani per questo tema – afferma l’assessore Alessandro Dagnino – ha portato l’assessorato dell’Economia e la Ragioneria generale, con la collaborazione degli uffici degli assessorati della Salute e della Famiglia, a realizzare ogni sforzo per dotare il disegno di legge delle coperture necessarie per la sua completa ed efficace attuazione.”

Il commento dei deputati iblei

“Il testo originario è stato nel corso dell’iter migliorato e fa piacere constatare che tutto il percorso fino all’approvazione finale sia stato condiviso all’unanimità dal Parlamento siciliano. Da parte sua il governo Schifani ha reperito una cospicua dotazione finanziaria” spiega il deputato ibleo Giorgio Assenza.

Ora arriva la sfida più difficile attuare questo disegno di legge. Infatti spiega Giorgio Assenza la parte fondamentale sarà quella di monitorare l’attualizzazione della legge e l’utilizzo dei fondi previsti.

“Così come va garantito che tutti i soggetti a vario titolo coinvolti nelle attività di prevenzione e presa in carico siano altamente qualificati e in grado di offrire servizi e strumenti per aiutare nel miglior modo possibile chi soffre di dipendenze” aggiunge ancora Giorgio Assenza.

Questa legge è stata raggiunta grazie a un impegno costante e condiviso da tutte le forze politiche, nessuno infatti è stato spettatore. Il Partito Democratico, infatti, non si è solo limitato a osservare ma anche studiato il problema.

“Ricordo, infatti, che sono stato primo firmatario della mozione del PD del 12 gennaio 2023 con la quale, in un documento ufficiale, per la prima volta sono entrate all’ARS la parola “crack” e le problematiche connesse. Sono stato primo firmatario, inoltre, del disegno di legge del PD n. 272 del 26 gennaio 2023 che affrontava la questione anche delle dipendenze patologiche dal punto di vista piu ampio” commenta a margine il deputato PD Nello Dipasquale.

Questa nuova legge va a colmare un vuoto legislativo e ad affrontare in pieno questa emergenza in diverse città siciliane.

“È una vittoria che dedichiamo a chiunque abbia sofferto a causa di questa piaga dolorosa e a tutti coloro che si battono per debellarla” conclude l’onorevole Nello Dispaquale.

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