Acate: lotta al caporalato, la Polizia denuncia due imprenditori di origine tunisina

Acate – Intermediazione illecita, sfruttamento del lavoro e impiego di manodopera straniera senza permesso di soggiorno.

Sono i reati di cui sono accusati due imprenditori agricoli di origini tunisine che sono stati denunciati dalla Polizia nell’ambito della lotta al contrasto del caporalato.

Durante i controlli nell’azienda agricola di cui i due sono titolari gli agenti hanno trovato sei operai tunisini che stavano lavorando senza i necessari dispositivi previsti dalle norme di sicurezza. Poco distante dall’azienda, è stata scoperta anche una struttura fatiscente che veniva usata come abitazione degli operai che aveva condizioni igienico sanitarie pessime.

Pertanto, per tali anomalie riscontrate, è intervenuto sul posto personale preposto del “Servizio di igiene degli ambienti di vita” (S.I.A.V.) e del “Servizio di prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro” (S.PRE.S.A.L.) dell’A.S.P. 7 di Ragusa.

A seguito dell’attività di indagine condotta dagli investigatori, supportata dalle dichiarazioni testimoniali rese dagli stessi lavoratori stranieri presso gli uffici della Squadra Mobile i due datori di lavoro di nazionalità tunisina sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per i reati di intermediazione illecita, sfruttamento del lavoro e impiego di cittadini stranieri privi del regolare permesso di soggiorno.

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