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Ieri la giornata della memoria e dell’accoglienza l’Associazione Don Bosco 2000 invita a riflettere

In occasione dell’11° anniversario della strage in mare del 3 ottobre 2013, che vide la tragica morte di centinaia di migranti al largo delle coste di Lampedusa, l’Associazione Don Bosco 2000 ha rinnovato il proprio impegno nel ricordo delle vittime.

La ricorrenza, che si inserisce nella Giornata nazionale della memoria e dell’accoglienza, offre l’opportunità di una riflessione sulle attuali politiche migratorie e sulla necessità di un approccio più umano e solidale.

In questo contesto, il recente decreto flussi è stato accolto con favore per il suo tentativo di regolamentare il lavoro dei migranti e contrastare lo sfruttamento e le infiltrazioni mafiose. Tuttavia, l’introduzione di nuove norme che ostacolano il lavoro delle Ong impegnate nel soccorso in mare preoccupa seriamente. In particolare, la norma che impone ulteriori passaggi burocratici per l’uso di aeromobili nella ricerca e soccorso rischia di rallentare le operazioni, con sanzioni che possono arrivare fino a 10.000 euro.

Agostino Sella, presidente dell’Associazione Don Bosco 2000, ha commentato: “La Dottrina Sociale della Chiesa ci invita a costruire pace, fraternità e giustizia. Il fenomeno migratorio non si risolve con norme sempre più rigide, ma con strategie umane e solidali. Dobbiamo essere costruttori di ponti, non di barriere.”

In occasione del ricordo delle vittime di Lampedusa, Sella ha ribadito che i migranti non sono numeri, ma persone con storie di sofferenza e speranza: “Non possiamo ridurre l’accoglienza a un insieme di norme burocratiche, dobbiamo rispondere con il cuore e con il rispetto della dignità umana.”

L’Associazione Don Bosco 2000 continuerà a sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni affinché si promuova una politica migratoria che metta al centro la dignità e l’umanità di ogni persona.

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Pierpaolo Galota