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Ispica, Pd, no alla sfiducia al Sindaco, si alle dimissioni. Leontini: “Voglio finire il lavoro”

No ad una sfiducia dannosa alla città, preludio ad un commissariamento che non offre garanzie di imparzialità. A Leontini chiediamo un atto di responsabilità: si dimetta e consenta al Consiglio comunale di restare in carica per esercitare il controllo democratico sul commissario”.

Lo ribadisce il Partito Democratico di Ispica dopo l’assemblea degli iscritti e degli elettori tenuta ieri sera in un noto locale del centro storico.

Alla presenza del segretario provinciale del partito, Bartolo Giaquinta, e dell’on. Nello Dipasquale, nel corso dell’assemblea ha tenuto banco il tema della proposta di sfiducia al sindaco, lanciato nelle loro relazioni introduttive dal segretario cittadino Salvatore Fronterrè e dal consigliere comunale Gianni Stornello. “La mozione di sfiducia rientra in una strategia tutta interna al centro-destra – è stato detto più volte – e l’insistenza nel cercare in tutti i modi di coinvolgere il Partito Democratico a firmarla e votarla è funzionale anche a distogliere l’attenzione su questioni ben più gravi e delicate, in un maldestro tentativo di superarle mandando tutti a casa.

Il Partito Democratico ha ribadito la sua decisa contrarietà ed accomunare Amministrazione e Consiglio comunale nella responsabilità del fallimento della sindacatura Leontini nella sue varie versioni (civica prima e politica di centro-destra dopo). “Il Consiglio comunale – è stato affermato – deve trovare la capacità di affrontare i problemi, anche i più difficili e controversi. Il PD, nella consiliatura in corso, è stato sempre all’opposizione. È il centro- destra che ha dimostrato di non avere cultura di governo e di non essere stato in grado di misurarsi con le questioni grandi e piccole, come la situazione finanziaria del Comune e la pianificazione urbanistica. Proprio su queste è evidente l’inerzia di un’Amministrazione che non riesce a portare in Consiglio bilanci e Piano regolatore generale. I tatticismi non servono. Servono proposte, idee, programmi chiari per riparare i guasti enormi che l’Amministrazione in carica ha solo aggravato. Non si chieda al PD di entrare nei giochi e nelle faide interne al centro-destra, consegnando per almeno un anno il Comune a un commissario privo di controllo del Consiglio comunale ed espressione di quella parte di centro-destra a caccia di rivincite”

Il Partito Democratico di Ispica ribadisce che resta impegnato a riorganizzarsi e a essere disponibile a costruire un’alternativa credibile e fondata sulla buona amministrazione e ritiene fondamentali le alleanze, entro un perimetro ben preciso che parte dalle forze di opposizione al governo regionale di centro-destra e arriva al coinvolgimento di soggetti realmente civici i cui programmi siano in linea con quelli di una uscita di Ispica dalla lunga fase di declino e nel pieno rispetto di quei principi etici che sono alla base dei valori fondanti del Partito Democratico ai vari livelli.

La posizione del Pd quindi è chiara se il sindaco darà le dimissioni la città, pur non potendo evitare l’arrivo di un commissario, avrà comunque la possibilità di mantenere il consiglio che non decadrà e quindi potrà continuare ad operare e a vigilare. Cadranno invece gli assessori o, aggiungiamo noi, quel che ne resta.

“Le opposizioni, oggi, ad Ispica costituiscono un insieme disomogeneo, senza alcuna affinità o connessione interna- risponde il sindaco Innocenzo Leontini- In queste condizioni è chiaro che alcuni la sfiducia vogliano utilizzarla per soluzioni compiacenti mentre altri per far valere la visceralità degli ex o per stornare l’attenzione da altre problematiche. Comprendo pertanto le ragioni del Pd. L’amministrazione ha l’obbligo di presentare l’Ipotesi di Bilancio Riequilibrato e il PRG. Questo farà. Il Consiglio con la sua maggioranza potrà contribuire, nell’interesse della città”

Intanto si scioglie definitivamente il nodo Pippo Barone. Le argomentazioni del primo cittadino di rimanere per un tempo determinato indispensabile “a definire un adempimento in corso di fondamentale importanza come l’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato quinquennale” non sono state convincenti e così Barone è fuori dai giochi. Adesso sarà necessario sostituirlo. La scelta è delicata e la sostituzione in questo particolare momento non è semplice. Non si fanno al momento nomi ma il primo cittadino sta certamente ragionando per giungere al più presto ad una soluzione e trovare la persona giusta per questo ruolo così delicato soprattutto con una situazione finanziaria complessa come quella di Ispica.

Published by
Mariacarmela Torchi