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Il gruppo del ’74 di Chiaramonte Gulfi: un’amicizia senza tempo

Chiaramonte – Le vere amicizie sanno sfidare il tempo e restare immutate. Ci sono poi generazioni che hanno saputo coltivare legami destinati a non affievolirsi mai. A Chiaramonte Gulfi un folto gruppo di amici nati nel 1974 ormai da oltre un decennio si ritrova più volte l’anno per condividere momenti conviviali.

L’ultimo dei loro memorabili incontri è avvenuto lo scorso 4 ottobre per la grande festa dedicata al traguardo del mezzo secolo di vita.

La storia di questi affiatati chiaramontani ancorati ai ricordi della loro giovinezza, affonda le radici nel 2012, quando alcuni membri iniziali decisero di creare un piccolo nucleo per ritrovarsi, condividere risate, ricordi e nuovi progetti. Col passare degli anni, il gruppo si è allargato, accogliendo altri coetanei, tutti accomunati dal desiderio di mantenere vivo un legame costruito sui valori semplici della vita di provincia: il rispetto, l’amore per la tradizione e la voglia di stare insieme.

Nonostante gli impegni quotidiani di famiglia e lavoro, che oggi sembrano più opprimenti che mai, questi amici trovano sempre il modo di riunirsi, coltivando un legame che ha radici profonde e valori condivisi, nati in un’epoca in cui la tecnologia non scandiva ancora le giornate.

“A Chiaramonte, nota come “il balcone di Sicilia” per i suoi panorami mozzafiato, – spiega uno dei componenti del gruppo – tra una passeggiata per i vicoli del borgo e una chiacchierata in piazza Duomo, abbiamo trovato la nostra dimensione ideale. Senza smartphone e social media a dettare i tempi, nei nostri anni giovanili, l’amicizia si costruiva attraverso il contatto diretto, le esperienze condivise e i lunghi pomeriggi trascorsi all’aria aperta, a giocare a calcio e pallavolo nei campi improvvisati ovunque.”

Il gruppo, infatti, appartiene a una generazione considerata “sana” e “vera”, cresciuta in un’epoca in cui le amicizie nascevano tra i banchi di scuola, su una panchina o su uno “scaluni”, correndo via dopo aver suonato campanelli, o trovando intrattenimento con poco.

Sono tanti i momenti di pura gioia e semplicità impressi nella memoria di questa generazione cresciuta tra i bei panorami di Chiaramonte che hanno fatto da sfondo alle loro avventure giovanili e ai ricordi più belli.

“Non c’era molto altro da fare,” ricorda uno di loro, “ma il bello era che fare sport era gratis! Oggi è una cosa che non va sottovalutata, con tutte le spese che si devono affrontare per far praticare sport ai figli. Non c’erano WhatsApp o Instagram, per comunicare ci si rifugiava nelle cabine telefoniche con i gettoni. Nonostante tutto, oggi quando ci incontriamo, è come se il tempo non fosse mai passato. Ci si abbraccia come se ci si fosse salutati solo il giorno prima. “

Un interrogativo che spesso si pongono durante i loro gioviali incontri è se anche le nuove generazioni, tra 30 anni, si cercheranno ancora per trascorrere serate come quelle che loro vivono con così tanto entusiasmo e complicità.

“Oggi qualcosa è cambiato – afferma uno dei membri del gruppo – Gli impegni di lavoro e le responsabilità familiari lasciano meno tempo libero rispetto a mezzo secolo fa. È come se la vita ci stesse rubando il tempo, ma noi non molliamo, ci impegniamo a ritagliarci uno spazio per stare insieme, perché questa amicizia è un bene prezioso.”

E per mantenere questa promessa, almeno tre o quattro volte l’anno organizzano delle cene speciali.

Queste serate sono diventate un rito irrinunciabile, dove tra una portata e l’altra di pasta alla norma e grigliate all’aperto, riaffiorano vecchie storie e aneddoti. Da dodici anni, uno degli appuntamenti fissi è la tradizionale cena di dicembre, che si tiene prima di Natale, con lo scambio di piccoli regali e una coinvolgente tombola che si rivela sempre un momento di grande divertimento, ricco di risate.

“Ci ritroviamo tutti insieme, come se fosse passato un giorno – racconta uno di loro – Alla fine della cena, tra un brindisi e una battuta, c’è sempre qualcuno che si commuove ricordando i vecchi tempi. Ogni volta c’è una battuta che fa scoppiare tutti a ridere, e poi qualcuno che dice: ‘Ma vi ricordate quando…’ e in quel momento ci guardiamo e sappiamo che l’amicizia è ancora lì, solida come una roccia.”

In un mondo sempre più connesso virtualmente, ma spesso distante emotivamente, il gruppo del ’74 di Chiaramonte Gulfi rappresenta una testimonianza concreta di come i legami autentici possano durare e rafforzarsi nel tempo. Il loro messaggio per le nuove generazioni è chiaro: “Non dimenticate l’importanza del contatto umano. Le amicizie vere nascono nel tempo e richiedono impegno e dedizione, non si costruiscono con un ‘like’ o un messaggio istantaneo.”

L’assenza della tecnologia nella adolescenza ha dato ai cinquantenni di oggi l’opportunità di imparare a conoscersi davvero, di sviluppare la capacità di comunicare e risolvere conflitti faccia a faccia. Un valore che, oggi più che mai, sembra perdersi tra i giovani, spesso immersi in una realtà digitale che, seppur veloce, non riesce a sostituire la profondità dei rapporti personali.

Il gruppo guarda al futuro con l’intenzione di continuare a trovarsi, sperando di coinvolgere sempre più amici e di creare occasioni speciali per rivivere quei momenti spensierati. Non sono interessati a farlo diventare un evento formale, ma vogliono mantenere la spontaneità che li ha uniti fin da ragazzi. “Forse non possiamo fermare il tempo – dicono con un sorriso – ma possiamo sicuramente fermare noi stessi e scegliere di ritrovarci, ogni volta che il cuore ce lo chiede.”

Sarà per la sua storia millenaria e i suoi paesaggi senza tempo, sarà il fascino intramontabile della quotidianità semplice di un piccolo centro abitato, di certo Chiaramonte Gulfi con le sue caratteristiche ha custodito e nutrito l’autenticità di un gruppo di amici che, nonostante il mondo cambi, non ha mai smesso di ritrovarsi.

Cettina Di Vita

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Redazione