Modica

La Corte dei Conti impone al Comune di Modica di risanare 96 milioni di euro nel bilancio 2023

Partito Democratico preoccupato per la situazione finanziaria: se non è dissesto poco ci manca. La relazione completa della Corte dei Conti

La situazione economica al Comune di Modica è sempre più disastrosa ed il dissesto è alle porte”. Basta leggere la relazione semestrale della Corte dei Conti fino all’anno 2022. E’ questo in sintesi quanto emerso dalla conferenza stampa tenuta oggi dal Partito Democratico a cui ha preso parte lo stato maggiore del partito modicano. Oltre, infatti, al segretario Salvatore Poidomani, era presente il suo vice Francesco Stornello e i consiglieri comunali Giovanni Spadaro e Ivana Castello.

In questa relazione avendo preso in esame gli esercizi finanziari 2021 e 2022, la Corte ha evidenziato che in queste due annualità, l’Amministrazione Comunale, non ha proceduto al risanamento e al riequilibrio del Bilancio, ma ha aumentato il disavanzo di gestione.

Tale disavanzo doveva essere ripianato nell’anno successivo e non in dieci anni come ha invece stabilito di fare l’ Amministrazione in carica.

Non solo, ma è emerso che sono state aumentante in maniera spropositata le spese di gestione, invece che ridurle. Di contro la riscossione delle imposte tributarie ed extratributarie è stata pari al circa il 20% rispetto a una previsione delll’80 %.

A questo va aggiunto che sono comparsi debiti fuori bilancio per circa 10milioni di euro, mentre in sede di relazione per l’ammissione al Pianodi requilibrio, era stato dichiarato che non c’erano debiti. Ovviamente fra le cose messe in evidenza dalla Corte viene contestata la gravità del ritardo nell’approvazione dei bilanci. Ma il dato che emerge su tutti e che dimostra la gravità della situazione è che la Corte dei Conti chiede all’amministrazione comunale di Palazzo San Domenico di procedere al risanamento della somma di oltre 96 milioni di euro senza ulteriori ritardi, immediatamente senza possibilità di dilazione, quindi nel bilancio 2023.

È facile intuire– dichiara il segretario Poidomani- che quanto richiesto dalla Corte dei Conti è materialmente e tecnicamente impossibile. Adesso sarà avviato un contraddittorio con il Comune per capire cosa l’amministrazione intende fare. La Corte dei Conti– sottolinea Poidomani- in questo documento evidenzia le responsabilità politiche e contabili di chi ha gestito le finanze negli anni successivi al 2020 fino al 2022. E censura anche il comportamento di questa amministrazione sotto il profilo procedurale perché nel momento in cui ha preso atto del disavanzo degli anni 2021 e 2022 piuttosto che ripianare entro l’anno successivo ha deciso di ripianare in 10 anni violando principi fondamentali della normativa sulla redazione del bilancio. Questo- conclude Poidomani- sinceramente non so se sia stato fatto per incompetenze o per spavalderia. Ma la Corte dei Conti è un organo competente e tecnico che non poteva non accorgersi di tale discrasia

Per il vicesegretario Francesco Stornello i 96 milioni di euro “sono la sintesi di una situazione che non può essere più ignorata e trascurata dalla città. Non solo la Corte dei Conti ha evidenziato un andamento delle spese che corrisponde stranamente all’andamento delle competizioni elettorali. Questa è una situazione che dovrà essere analizzata per imparare dagli errori del passato e crescere nel futuro

Per il consigliere Giovanni Spadaro “quello che è emerso in questi giorni noi lo diciamo da tempo e non siamo mai stati creduti. Adesso è arrivato il momento di prendere atto della situazione drammatica e di capire che siamo alle porte del dissesto. Ci aspettiamo che il sindaco Monisteri faccia una conferenza stampa per dire ai cittadini come stanno davvero le cose.”

La consigliera Ivana Castello è stata lapidaria nel suo commento: “Oggi ho poco da dire perché ho detto tanto in dieci anni di consiliatura e adesso purtroppo è stato confermato quanto da noi denunciato ora spetta alla Corte dei Conti fare il resto”

Per dare la possibilità ai lettori di leggere la relazione della Corte dei Conti della Sicilia, la proponiamo nell’allegato qui sotto:

Published by
Mariacarmela Torchi