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Sanità: il CUP, il SovraCUP e il SuperCUP ovvero l’ennesima dimostrazione che basta pagare

La denuncia fatta dal Comitato Civico Articolo 32 a seguito della segnalazione dell’onorevole Stefania Campo chiamata a pagare extra costi in una struttura convenzionata dell’Asp per l’esecuzione di una mammografia ha sollevato un vespaio di polemiche.

Molti utenti hanno fatto segnalazioni analoghe e attendono di sapere come andrà a finire l’indagine conoscitiva avviata dall’Asp di Ragusa per chiarire la dinamica dell’accaduto, al fine di assumere le opportune ed eventuali determinazioni. 

Nel frattempo il Comitato denuncia come ai ben noti problemi che si riscontrano negli sportelli CUP della provincia di Ragusa si aggiungano quelli del sito della Regione, denominato “sovracup”.
Il sovracup è il portale della regione, che promette di scegliere in quale località ottenere più rapidamente le diverse prestazioni.

Per poter accedere è necessario avere un account SPID oppure una carta di identità elettronica CIE ed una ricetta dematerializzata redatta da un medico di medicina generale o da un medico specialista. Il SovraCUP inoltra la richiesta al CUP dell’Ente selezionato e mostra a video le disponibilità ricevute,
consentendo all’utente di scegliere la proposta a lui più idonea e quindi prenotare.
Comodo, se non fosse però che molti utenti segnalano il grande bluff del portale unico regionale che è mal funzionante in qualsiasi ora del giorno e della notte. Spesso nonostante numerosi, e farraginosi, tentativi di accesso all’utente appare un lapidario  messaggio di “fuori servizio”.

Spulciando il regolamento sul sito della Regione si evince però che il servizio di prenotazione può essere sospeso o interrotto per motivi tecnici o di forza maggiore, senza che l’Amministrazione regionale possa essere ritenuta responsabile delle conseguenze derivanti da detta interruzione.

“Alla grande montatura propagandistica e inefficace  denominata sovracup, costato 3 milioni di euro, si contrappone la rete  privata dei sedicenti  “cup solidali” che a dire il vero  andrebbero definiti  sodalizi commerciali a tutti gli effetti” continua ancora il Comitato.
Infatti la sanità privata non è più costituita da singole cliniche, ambulatori o medici privati, bensì da un unico portale nazionale.  Un vero e proprio “supercup” privato ed efficiente per tutti coloro che hanno il portafoglio  capiente. Al “supercup”, che vanta i propri affiliati  in tutta Italia, anche in provincia di Ragusa,  è facile accedere e  conoscere il listino dei prezzi e i tempi di attesa.

Insomma l’ennesima dimostrazione che pagando profumatamente, hai la possibilità di accedere a tutti i servizi.
“Sia chiaro che la nostra associazione non è schierata contro l’iniziativa privata, ma riteniamo inaccettabile che la sanità pubblica con le proprie inefficienze costringa le persone a pagare i servizi di tasca propria oppure a rinunciare alle cure. Per quanto riguarda la provincia di Ragusa il Comitato Civico Articolo 32 non intende “mollare la presa” e a breve saranno rese pubbliche ulteriori iniziative a sostegno del principio costituzionale del diritto al servizio sanitario pubblico efficiente e universale”, conclude il Comitato.

Published by
Cinzia Vernuccio