Comiso accoglie il “Soggiorno Letterario” della Scuola Holden di Torino, un progetto di residenza letteraria che si terrà nel Parco Letterario “Gesualdo Bufalino” dal 24 al 27 ottobre 2024.
L’iniziativa è resa possibile grazie alla collaborazione tra l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Maria Rita Schembari, la Fondazione Bufalino presieduta da Giuseppe Digiacomo, e i Parchi Letterari d’Italia con il Presidente Stanislao De Marsanich.
“È un vero onore per noi ospitare qui a Comiso i quattro studenti e l’insegnante della Scuola Holden per questa residenza letteraria,” ha dichiarato il sindaco Maria Rita Schembari. Durante il soggiorno, gli studenti esploreranno i luoghi cari a Gesualdo Bufalino, vivendo e osservando il territorio con la stessa sensibilità che ha ispirato lo scrittore comisano. Il percorso prevede incontri con gli alunni dell’Istituto “Giosuè Carducci” e con personalità che hanno studiato e conosciuto Bufalino.
Accompagnati dallo scrittore Andrea Tarabbia, coordinatore del progetto, i partecipanti prenderanno parte a sessioni di studio e scrittura in loco, culminando con una lettura pubblica dei loro racconti. La residenza rappresenta un’occasione unica per riflettere sulla scrittura, “un’attività che va oltre il semplice raccontare storie, poiché significa lavorare sulla lingua e sul contesto culturale di appartenenza”, come evidenziato dal sindaco Schembari.
Il 25 ottobre, presso l’Auditorium Carlo Pace, si terrà una conferenza-dibattito sulla scrittura creativa, aperta agli studenti del “Carducci” e agli insegnanti. Un evento che si prefigge di stimolare la curiosità e il talento dei giovani scrittori locali, offrendo un dialogo diretto con esperti del settore e approfondendo il senso della narrativa contemporanea.
Questo soggiorno letterario celebra il profondo legame tra Gesualdo Bufalino e la sua città, permettendo ai giovani narratori di immergersi nei luoghi che hanno ispirato le sue opere. “I luoghi non sono mai solo posti, soprattutto quando sono raccontati da grandi scrittori,” ha sottolineato Maria Rita Schembari, “e Comiso, grazie a Bufalino, è diventata parte di una narrazione indimenticabile”.