Ragusa

Ragusa, Iblea Acque: Mauro denuncia l’ennesimo atto ‘poco trasparente’. La replica di Poidomani

“Più tempo passa, più sembra che la gestione di Ibleacque Spa si sia trasformata in una telenovela senza fine” A denunciare l’ennesima irregolarità compiuta da Iblea Acque è il consigliere comunale Gaetano Mauro.

Ci si chiede-prosegue Mauro-cosa altro dobbiamo aspettarci da una società pubblica, il cui controllo sembra essere stato sempre ignorato dal sindaco di Ragusa, Peppe Cassì, nella sua qualità di Presidente del comitato di controllo, dai sindaci-soci e dalla stessa deputazione nazionale e regionale.

La situazione è grave, ma non è seria-ammette Mauro- È arrivato il momento di chiedere a gran voce delle risposte o, ove non sia possibile,  spiegare perché tutti sono diventati ciechi. 

Franco Poidomani, amministratore unico di Ibleacque Spa e lo stesso Cassì ,Presidente del comitato di controllo, avranno finalmente la decenza di spiegare ai cittadini, e poi alle autorità competenti, i dettagli delle operazioni condotte da questa società? Oppure si dovrà andare oltre?


Da tempo, ormai, denuncio la scarsa trasparenza e la serie di atti illegittimi che si sono susseguiti sotto la gestione di Poidomani. Solo i ciechi ormai non notano le numerose coincidenze che riguardano Ibleacque. L’opinione pubblica ha, ormai, compreso come stanno le cose non resta solo che attendere il lavoro della Magistratura, nei confronti della quale riponiamo la nostra totale fiducia.

La comunicazione cambia passo….di danza!


Emblematica, in questo contesto, è la vicenda del bando per la gestione della comunicazione e delle attività social di Ibleacque. Un bando che appare cucito su misura, chiuso in poche ore con un solo partecipante.

Pubblicato il venerdì pomeriggio e già assegnato il lunedìsuccessivo, senza nessun requisito di accesso. Un record di opacità che lascia senza parole. Se non avessi visionato personalmente i documenti, denunciati anche da Ragusanews, sarebbe difficile crederci. In questo scenario, non possiamo più tollerare la mancanza di trasparenza e il continuo susseguirsi di atti amministrativi quanto meno discutibili.”

L’ultima vicenda a cui fa riferimento il consigliere Mauro è probabile che solleverà la presa di posizione delle associazioni di categoria della stampa.

Pare infatti che l’incarico per gestire la comunicazione istituzionale della società Iblea Acque si stato affidato ad una maestra di danza il che la dice lunga sulle competenze che la stessa possa avere per ricoprire questo ruolo. Ma a quanto pare oggi le competenze soprattutto per Iblea Acque sono un optional visto che il bando pubblicato sul sito della società il 31 maggio 2024 richiedeva fra i requisiti per partecipare: l’iscrizione al registro della Camera di Commercio e la presentazione di un curriculum vitae.

Tre giorni dopo la pubblicazione l’incarico è stato assegnato all’unica offerta pervenuta. Che fortuna!

Peccato che non crediamo alla fortuna nè al caso ma i fatti parlano chiaro. La commissione presieduta da Franco Poidomani ( che fra l’altro ricordiamo ha un contenzioso aperto con i sindaci che gli hanno chiesto di restituire le somme percepite per un incarico che non potrebbe ricoprire) si è riunita alle 16:30 quando il verbale di aggiudicazione era stato già chiuso alle 16:15 un errore che ovviamente non è passato inosservato.

Cosa accadrà adesso? Chi risponderà ai leciti e comprovati dubbi del consigliere Mauro? I sindaci sono ancora disposti ad assecondare i comportamenti dell’amministratore unico Poidomani? Si porrà mai fine a questa gestione scellerata della cosa pubblica?

La risposta di Iblea Acque

Intanto a rispondere ci prova l’Ing. Franco Poidomani amministratore unico Iblea Acque Spa che parla di strampalate teorie degli organi di stampa e addirittura di complotto.

“Avendo appreso di altre nuove strampalate teorie riportate da alcuni organi di stampa senza averne verificato il contenuto e, soprattutto, senza avere instaurato alcun tipo di contraddittorio con la società, allo scopo di chiedere spiegazioni, corre l’obbligo di precisare, per sgombrare il campo da ogni tipo di equivoco e per eliminare dubbi sul corretto operato della società, che l’incarico affidato, effettuato nel rispetto del codice dei contratti e della legge, con determina dello scrivente amministratore in data 07/06/2024, n. 196, regolarmente pubblicata sul sito istituzionale, riguarda, testualmente: “Incarico affidamento di supporto all’ufficio dell’amministratore unico della Società Iblea Acque spa per la gestione della comunicazione istituzionale, attivazione e gestione dei canali social, tramite piattaforma elettronica”. L’importo ammonta a euro 5.950,00 per la durata di sei mesi.

Per quanto riguarda i titoli della figura affidataria dell’incarico che si occupa della gestione dei social media istituzionali, preme rilevare che, oltre a competenze in tale ambito, la figura in questione possiede la laurea in Scienze del governo e dell’amministrazione, quindi perfettamente aderente con le finalità di supporto meramente amministrativo all’amministratore unico di una società come Iblea Acque.

Il provvedimento di affidamento poteva essere facilmente acquisito, prima di sollevare inutili polveroni mediatici, dannosi per il servizio pubblico reso dalla società, che, purtroppo, sembrano avere sempre il solito obiettivo, come già accaduto in altre occasioni in cui le contestazioni sono state puntualmente smentite.

Piuttosto, viene da chiedersi a chi giova orchestrare simili attacchi mediatici, provenienti sempre da un’unica parte, nei confronti del management di una società, costituita dai Comuni della provincia di Ragusa, che ha consentito di mantenere l’acqua pubblica, difendendola dagli attacchi e dai ricorsi di aziende private, che ancora aspirerebbero ad impossessarsi del servizio.

Quali sono i fini che si intendono perseguire? Quali i disegni? Chi è il manovratore? Sono interrogativi purtroppo inquietanti rispondendo ai quali si capirebbe forse un po’ di più rispetto a queste continue manifestazioni di feroce critica a orologeria (la determina in questione è del giugno scorso) che vengono attuate per screditare un management che sin dall’inizio si è adoperato per dare risposte, con tutte le difficoltà del caso, il più possibile efficaci alla collettività servita.

Preme ribadire che Iblea Acque SpA sta lavorando da oltre un anno alla creazione di una nuova e solida realtà grazie alla professionalità e all’impegno di soggetti che non solo sono stati (com’è giusto che sia) sotto l’attenta vigilanza dei Comuni, ma sono anche stati e sono ancora oggetto di continue offese gratuite, immotivate e basate su palesi falsità”

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Redazione