Si è parlato del “Piano di ristrutturazione dei debiti del consumatore” nell’incontro organizzato dalla commissione di studio “Crisi d’impresa” dell’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Ragusa.
Si tratta di una delle misure cardine della composizione negoziata della crisi da sovraindebitamento considerato che, con l’aiuto dell’Organismo di composizione della crisi (Occ), è possibile proporre ai creditori un piano dettagliato che specifica i tempi e le modalità per superare la crisi da sovraindebitamento, proposta che si presta ad essere flessibile sulla base della situazione patrimoniale e reddituale del debitore e che può prevedere anche il pagamento parziale dei debiti e articolato in soluzioni che rendono il piano sostenibile.
Dopo i saluti del presidente dell’Ordine, Maurizio Attinelli, e del delegato del Consiglio, Michelangelo Aurnia, il presidente della commissione di studi, Claudio Castilletti, ha moderato i lavori della giornata che ha fatto registrare una massiccia partecipazione di professionisti.
La dottoressa Mirella Saillant ha esposto nel dettaglio il modello di relazione che il professionista nominato quale gestore della procedura da sovraindebitamento è chiamato a redigere, sulla base dell’istanza del debitore, affinché il Tribunale possa pronunciarsi sulla sua approvazione.
Il dottor Giuseppe Cassarino ha, invece, relazionato sugli aspetti normativi della disciplina relativa al piano di ristrutturazione dei debiti del consumatore e sugli orientamenti giurisprudenziali del Tribunale di Ragusa con riferimento alle procedure presentate dall’entrata in vigore delle norme.
Infine, il referente dell’Occ dell’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Ragusa, dott. Salvatore Barracca, ha illustrato le novità contenute dall’ultimo correttivo del Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza entrato in vigore il 28 settembre scorso.
E’ stato animato un partecipato dibattito conclusivo sulle problematiche pratiche di una materia tanto nuova quanto complessa e dalle indubbie implicazioni sociali.