L’ennesima presunta irregolarità compiuta da Iblea Acque e denunciata dal consigliere Gaetano Mauro sulla vicenda del bando per la gestione della comunicazione e delle attività social della società non poteva passare inosservata all’AGIRT l’associazione Giornalisti Radiotelevisivi e Telematici presieduta da Pippo Cascio.
In una nota diffusa nei giorni scorsi, l’Agirt scrive: “Appaiono inquietanti– denuncia il presidente dell’Agirt- i rilievi che sul caso vengono messi in evidenza da una interrogazione presentata nel Consiglio comunale di Ragusa dal consigliere Gaetano Mauro, secondo il quale “…il bando, che appare cucito su misura, è stato chiuso in poche ore con un solo partecipante. Pubblicato il venerdì pomeriggio e già assegnato il lunedì, senza nessun requisito di accesso. Un record di opacità che lascia senza parole…”
Ricordiamo che l’incarico per gestire la comunicazione istituzionale della società Iblea Acque è stato affidato ad una maestra di danza. Nonostante Iblea Acque si sia premurata di specificare che “Per quanto riguarda i titoli della figura affidataria dell’incarico che si occupa della gestione dei social media istituzionali, preme rilevare che, oltre a competenze in tale ambito, la figura in questione possiede la laurea in Scienze del governo e dell’amministrazione, quindi perfettamente aderente con le finalità di supporto meramente amministrativo all’amministratore unico di una società come Iblea Acque”.
Ma il bando recita chiaramente che si tratta di un “Incarico affidamento di supporto all’ufficio dell’amministratore unico della Società Iblea Acque spa per la gestione della comunicazione istituzionale, attivazione e gestione dei canali social, tramite piattaforma elettronica” il che vuol dire che si tratta di gestire la comunicazione e per farlo è necessario avere i requisiti adatti e non quelli richiesti dal bando pubblicato sul sito della società il 31 maggio 2024 ovvero: l’iscrizione al registro della Camera di Commercio e la presentazione di un curriculum vitae. Non solo tre giorni dopo la pubblicazione l’incarico è stato assegnato all’unica offerta pervenuta.
“Le nuove frontiere della professione giornalistica– prosegue il Presidente Cascio- peraltro, spinge sempre più la nostra categoria ad assumere competenze nella gestione dei nuovi media, ponendosi anche problemi etici nei rapporti con i social che si sono stati sintetizzati nell’elaborazione della “Carta di Modica”. Si tratta di un impegno costante, da oltre un anno, di approfondimenti sulla sperimentazione ed il confronto tra colleghi, che rischia di essere vanificato dalla spregiudicatezza degli Enti che non tengono conto delle garanzie di professionalità che devono essere sempre presenti quando si tratta di comunicazione.
Iblea Acque, peraltro, occupandosi di gestione ed erogazione dei servizi idrici– sottolinea Cascio- occupa un settore particolarmente sensibile, in cui le competenze relazionali sono fondamentali nell’informazione che ha come destinataria un’utenza spesso fragile e per la quale le tutele, anche sul piano della comunicazione, occorre siano sempre imposte al massimo livello.
I giornalisti Radiotelevisivi e Telematici, impegnati in prima linea sul fronte della formazione continua e della sperimentazione sui social, esprimono, quindi, forte preoccupazione per il dilagare di una cattiva prassi che tende ad abbassare sempre di più la qualità dell’informazione, vanificando gli l’impegno dei tanti colleghi siciliani che hanno conseguito master in Manager della Comunicazione pubblica o in Social Media Manager per potenziare le proprio competenze e rendere un servizio sempre migliore alla propria utenza.
L’Agirt ritiene che questo ennesimo brutto episodio paradigmatico di come venga considerata la comunicazione e l’attività giornalistica in alcuni contesti del polo pubblico imponga la mobilitazione della categoria perché il bando in questione venga ritirato in autotutela e sostituito da una seria selezione per istituire contestualmente all’Iblea Acque l’ufficio stampa ed un settore specializzato che si occupi della comunicazione in tutti i suoi contesti.
Per questo l’Agirt chiede all’Assostampa di Ragusa– conclude Cascio- che è il suo sindacato di riferimento, di intervenire tempestivamente, allargando l’azione a tutti gli Enti pubblici che non si sono ancora dotati uffici stampa. Una battaglia che gli iscritti all’Agirt ritengono prioritaria in un’azione unitaria che mobiliti l’intera categoria”.