In vista della manifestazione dei lavoratori in programma per il 12 novembre il coordinamento comunale di Fratelli d’Italia scende a fianco dei lavoratori del diretto e dell’indotto.
Obiettivo supportare i lavoratori per tutelare il proprio posto di lavoro, visto l’annuncio anomalo di Eni di voler chiudere lo stabilimento di contrada Tabuna a Ragusa.
“Saremo vicini, senza se e senza ma, a chi non ha prospettive occupazionali per il futuro – è chiarito dal circolo FdI Ragusa – e lo faremo aderendo alla manifestazione indetta dai sindacati e dai lavoratori per martedì alle 10 in piazza Libertà. Siamo convinti che si tratti di una situazione grave e pesante e non a caso i nostri deputati di riferimento, partecipando all’assemblea del personale dei giorni scorsi, hanno chiarito che è loro intenzione avviare una interlocuzione a tutti i livelli per comprendere quali sono gli effetti delle politiche di riconversione che Eni intende attuare ai fini della salvaguardia dei posti di lavoro”.
Fratelli d’Italia Ragusa sottolinea, inoltre, la necessità che il sito sia mantenuto, cercando di rendere praticabili alcune proposte che dovranno essere meglio cristallizzate. Infatti la città è alla prese con un problema sociale molto serio che non può essere eluso.
“Noi di Fratelli d’Italia stiamo monitorando con molta attenzione la situazione perché la preoccupazione dell’intero territorio è la nostra preoccupazione e naturalmente non si può continuare così sapendo che, comunque, questa vicenda andrà a incidere sulla crescita dell’economia locale che è sempre più messa a repentaglio da dinamiche distorsive dei mercati e da scelte industriali penalizzanti per le aree da cui hanno tratto benefici, come nel nostro caso, per decenni” concludono i membri del circolo ragusano.