Ragusa accoglie con gioia e commozione un nuovo ministro don Alessio Leggio è stato ordinato diacono nel solenne pontificale presieduto da Mons. Giuseppe La Placa, Vescovo di Ragusa.
L’ordinazione, celebrata il 9 novembre 2024 presso la Chiesa del SS. Ecce Homo, segna un passo importante nel cammino di fede di Alessio e nell’impegno della comunità diocesana.
Durante l’omelia, Mons. La Placa ha rivolto parole profonde al nuovo diacono, ricordandogli l’importanza di una vita consacrata a Cristo e alla Chiesa. “Carissimo Alessio, ricevi il Sacramento dell’Ordine, nel primo grado del Diaconato. Ciò che oggi assumi è una Grazia e un impegno che ti lega a Cristo e al servizio della Chiesa”, ha affermato il Vescovo, sottolineando la dimensione di dono e di servizio insita nella vocazione diaconale. “Oggi consegni al Signore tutto te stesso. Ti esorto a vivere questa consegna come esperienza bella e liberante della volontà di Dio”.
L’ordinazione diaconale, conferita per l’imposizione delle mani e la preghiera del Vescovo, ha investito don Alessio di un ruolo che lo vedrà impegnato nel servizio della Parola, dell’altare e della carità. Egli avrà il compito di annunciare il Vangelo e di preparare i fedeli alla celebrazione dell’Eucaristia, distribuendo loro il sacramento del Corpo e del Sangue del Signore. Sarà chiamato a formare i fedeli nella dottrina di Cristo, guidare le preghiere della comunità, amministrare il Battesimo e assistere al Sacramento del Matrimonio, oltre che portare conforto ai moribondi e presiedere i riti delle Esequie.
Mons. La Placa ha voluto rimarcare anche la missione caritativa che il diacono è chiamato a svolgere a nome del Vescovo e del parroco, in un’opera di vicinanza a chiunque si trovi nel bisogno. Fortificato dal dono dello Spirito Santo, don Alessio sarà un sostegno per il Vescovo e il presbiterio, contribuendo alla missione della Chiesa di Ragusa di portare il messaggio di Cristo in ogni angolo del territorio.
L’intera comunità si stringe attorno a don Alessio, affidando a lui il compito di testimoniare l’amore di Dio e di farsi canale di grazia per tutti i fratelli e le sorelle che incontrerà sul suo cammino, in questa nuova tappa verso la pienezza del sacerdozio.