Ragusa si conferma al primo posto tra le province siciliane per qualità della vita, ma nella classifica nazionale stilata da ItaliaOggi in collaborazione con Ital Communications e l’Università Sapienza di Roma, si colloca all’87° posto. L’indagine, giunta alla sua 26esima edizione, analizza ben 93 indicatori circa: affari e lavoro, ambiente, reati e sicurezza, sicurezza sociale, istruzione e formazione, popolazione, sistema salute, turismo, reddito e ricchezza.
A livello nazionale, Milano conquista il primo posto, seguita da Bolzano. In coda alla classifica si trovano Caltanissetta, ultima tra le 107 province, Reggio Calabria (106ª) e Agrigento (105ª). La Sicilia, con due province agli ultimi posti, riflette un Sud Italia sempre più vulnerabile, penalizzato da problemi legati a infrastrutture carenti, disagio sociale e sicurezza.
Tra le province siciliane, Ragusa registra un leggero miglioramento rispetto all’anno scorso, quando occupava l’88° posizione. Seguono Trapani al 92° posto, Enna al 97° (con un progresso di tre posizioni rispetto al 2023) e Catania, che guadagna cinque posti salendo al 98°. Palermo si piazza al 100° posto, Siracusa al 102° e Messina al 103°.
L’ultima parte della classifica nazionale è dominata da province siciliane: Agrigento è terzultima (105ª) e Caltanissetta fanalino di coda (107ª). Il condirettore di ItaliaOggi, Marino Longoni, commenta: “L’indagine evidenzia un divario netto tra Centro-Nord e Sud Italia, dove emergono ampie sacche di disagio sociale. Le città del Sud soffrono una crescente vulnerabilità, soprattutto in termini di sicurezza, giustizia e infrastrutture”.
L’indagine 2024 sottolinea anche la crescente centralità delle città metropolitane come motori di sviluppo economico e sociale. Milano, al vertice della classifica, spicca per la qualità dei servizi, l’elevato reddito e la vitalità del tessuto produttivo. Bolzano segue grazie a punteggi elevati in sicurezza, ambiente e servizi pubblici.
Al contrario, il Sud fatica a colmare il divario con il resto del Paese. La scarsa qualità delle infrastrutture, le difficoltà economiche e sociali e un sistema di servizi spesso inadeguato sono le principali sfide che frenano lo sviluppo.
I dati evidenziano la necessità di interventi strutturali e politiche mirate per migliorare le condizioni di vita nel Mezzogiorno. Se da un lato Ragusa rappresenta una punta di eccellenza relativa in Sicilia, dall’altro la posizione generale dell’isola nel contesto nazionale richiede un’attenzione maggiore da parte delle istituzioni locali e nazionali.
Servono investimenti, strategie di sviluppo sostenibile e una governance efficace per invertire la tendenza e costruire un futuro migliore per le comunità del Meridione.