Il personale del Commissariato di P.S. di Comiso ha eseguito la misura cautelare del divieto di avvicinamento con applicazione del braccialetto elettronico a carico di un comisano 38enne, ritenuto responsabile dei reati di maltrattamenti in famiglia.
L’uomo è ritenuto responsabile di maltrattamenti in forma aggravata, porto di oggetti atti ad offendere e lesioni aggravate nei confronti della ex moglie, aggravati in quanto commessi in presenza dei figli minori.
Nello specifico, gli Agenti della Squadra Volante, a fine ottobre, intervenivano per lite in famiglia, in quanto la richiedente rappresentava di essere stata minacciata di morte da parte dell’ex marito, di indole violenta e geloso per la nuova relazione sentimentale.
La donna, nella denuncia nei confronti dell’ex marito, ha riferito che dopo la fine della loro relazione sentimentale, avvenuta nel giugno 2024, era stata maltrattata e costretta a subire una serie di condotte di violenza fisica e verbale e ad un regime di vita oggettivamente vessatorio incompatibile con le normali condizioni di vita.
In un episodio era stata aggredita riportando escoriazioni multiple, giudicate guaribili in 20 gg.
Inoltre, la vittima riferiva che l’ex marito nell’ultimo periodo era solito appostarsi in macchina nel cortile della sua abitazione, al fine di monitorare tutti i suoi spostamenti, motivo per cui la stessa temeva per l’incolumità non solo sua ma anche del compagno e dei figli.
Alla luce di quanto emerso gli investigatori del Commissariato hanno perquisito la casa dell’uomo e i suoi 2 veicoli, rinvenendo 2 accette, 1 coltello a serramanico, 1 picozza e 1 spranga in ferro, poste sotto sequestro.
Il Giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Ragusa, valutando la situazione e la gravità dei fatti imputabili all’uomo, ha disposto la misura del divieto di avvicinamento con applicazione del braccialetto elettronico.