Il Circolo del Partito Democratico di Scicli si è riunito lunedì sera per provare a capire, con la guida dell’architetto Salvo Di Maria, le problematiche relative alla delibera di adeguamento, già correzione dell’errore materiale, al Decreto Regionale n. 20 del 2012 riguardante le distanze dai confini per le nuove costruzioni nelle sottozone E1.
Rispetto a questo il Pd è giunto a delle considerazioni politiche: la prima è che la questione delle distanze dai confini (5/20 metri) per l’edificabilità nelle zone E1 sta minando la credibilità dell’assessore all’urbanistica e della maggioranza consiliare.
“Che la delibera sia stata portata all’ordine del giorno della civica assise diverse volte senza essere votata è un fatto – dichiarano quelli del Pd – che da giugno ad oggi l’ufficio tecnico sia bloccato nel rilascio di provvedimenti edilizi per le sottozone E1 è sempre un fatto. Che frattanto un privato cittadino ed il suo avvocato abbiano ritenuto di rivolgersi più volte ai consiglieri comunali per “invitarli” a riflettere bene e con la massima attenzione in fase di votazione è un fatto, ed è un fatto gravissimo, un tentativo maldestro di condizionamento dell’autonomia e dell’indipendenza politica della civica assise.
Ci fermiamo qui per carità di patria e non infierire su quei consiglieri di maggioranza esposti al ridicolo da una gestione superficiale di un’esigenza di chiarezza dei cittadini.
A questo punto-prosegue il Pd-invitiamo l’assessore all’urbanistica a prendere piena coscienza del suo ruolo di indirizzo politico e a fare la sua parte in questa vicenda che va via via assumendo i contorni del ridicolo.
Al contempo, non possiamo non stigmatizzare il comportamento di chi improvvisa sermoni sui social pur di trovare a tutti i costi responsabilità nel PD, contribuendo ad aumentare la troppa confusione che si è determinata attorno alla vicenda.
Lo ribadiamo il Partito Democratico fa politica e la tutela del territorio è uno dei principi cardine del suo agire, per questo siamo impazienti di confrontarci su quelli che sono i veri strumenti attraverso i quali si tutela il territorio, attendiamo con ansia di confrontarci sul PUG che ci dicono essere in fase di redazione, attendiamo di conoscere, ad esempio lo stato dell’arte dell’iter di approvazione del PUDM.
La nostra-conclude il Pd- è un’opposizione seria e costruttiva, che evita inutili strumentalizzazioni e polemiche di facciata ma tiene sempre presente il bene della comunità”