Si intitola “Bambino per sempre” la mostra fotografica di Giuseppe Cupperi fotografo di Chiaramonte, che verrà inaugurata a Modica venerdì 29 Novembre alle 18:00 nella saletta del Panificio Agricolo Fratantonio in via Passo Parrino, 19 in collaborazione con l’associazione Bisogni Familiari Speciali e Autos.
Ma la mostra di Giuseppe Cupperi non è solo una mostra è qualcosa di più è il racconto di una storia triste ma bella racchiusa dentro il titolo stesso. Si tratta di circa trenta scatti che raccontano la storia di Gabriele, secondogenito di Giuseppe, che oggi ha 20 anni ma che è rimasto un bambino. Le foto lo ritraggono sia quando aveva dieci anni che oggi. Per lui il tempo scorre in maniera diversa ed è proprio questo che ha voluto raccontare con le sue foto Giuseppe. La bellezza dell’imperfezione per far conoscere agli altri in maniera diversa il mondo di chi è affetto da disturbo dello spettro autistico. Foto scattate in momenti di vita familiare, nello studio o in campagna dove la famiglia vive perché Giuseppe ama stare all’aperto, e ama farsi fotografare perché fin da piccolo frequentava lo studio fotografico del padre e prima ancora del nonno.
Foto scattate in momenti di vita familiare, nello studio o in campagna dove la famiglia vive perché Giuseppe ama stare all’aperto, e ama farsi fotografare perché fin da piccolo frequentava lo studio fotografico del padre e prima ancora del nonno.
“Non mi sono mai piaciuti i bambini– racconta Giuseppe- ma quando, 23 anni fa, una infermiera, dopo un parto difficoltoso, mi poggiò sulle braccia Emilia con il naso schiacciato, un occhio chiuso e l’altro che mi fissava sfidandomi, rimasi folgorato. Tre anni dopo stesso ospedale, infermiera diversa, stessa sensazione; questa volta però tutto sembrava fatto a regola d’arte e Gabriele era proprio bello. Dopo qualche anno una equipe di medici, quasi un plotone di esecuzione, disse che Gabriele era affetto da disturbo dello spettro autistico, patologia dagli esiti incerti. A distanza di anni la condizione di Gabriele è ormai chiara: totale assenza di linguaggio verbale e compromissione dell’evoluzione mentale. Vivergli accanto mi ha fatto capire che la malattia ha si minato la sua normalità, ma gli ha regalato un sogno: restare bambino per sempre. E’ noto che lo sguardo di una persona autistica difficilmente si interessa a qualcosa per cui quando mi sono imbattuto negli occhi di Gabriele che, specchiandosi in una sua fotografia, si sono Illuminati d’immenso ho deciso di reiterare questa esperienza e di sviluppare un progetto fotografico che avesse come soggetto proprio lui”
Le foto di Giuseppe Cupperi quindi rientrano, come spiega bene il critico fotografico Giuseppe Cicozzetti, in quella che viene definita ‘fotografia sociale’.
“Più di ogni altra forma fotografica– spiega Cicozzetti- quell’insieme di stili, di linguaggi e obiettivi più o meno soggettivi che da sempre nutrono l’interesse dei fotografi, la fotografia sociale fonda la sua vocazione nella pretesa, giustissima, che le fotografie possano contribuire, se non alla risoluzione, alla messa in luce delle problematiche civili e sociali. La fotografia a così, recuperando il primato di farsi funzione, diventa potente come un’arma. Giuseppe Cupperi è in questo solco. Le sue fotografie testimoniano la sua soggettività: il suo sguardo, direzionato su un microcosmo, quello famigliare, è insieme onesto e partecipe allo stesso tempo, perchè le immagini di ‘Bambino per sempre’ sono enunciate da un soggetto che ha preso posizione nel mondo”.
La mostra sarà preceduta da una presentazione a cui parteciperà oltre al critico Cicozzetti, anche il Dott. Dott. Giovanni Vaccaro, Neuropsichiatra, la Dott.ssa Daniela Fargione Logopedista e la Dott.ssa Francesca Di Gregorio Neuropsicomotricista.
La mostra sarà visitabile dal lunedì al sabato, dalle ore 9.00 alle ore 20.00 fino al 29 dicembre.
BIOGRAFIA DI GIUSEPPE CUPPERI
Mi capita spesso, nella penombra del mio studio, di pensare a mio padre, fotografo, scomparso negli anni ’70. Chissà cosa proverebbe lui, che ha passato gran parte della sua vita in una camera oscura, di fronte a tutte queste diavolerie tecnologiche. Probabilmente il suo stupore sarebbe simile al mio quando, bambino, vedevo comparire magicamente su piccoli foglietti bianchi i volti delle persone da lui fotografati. Lo studio di mio padre era per me un luogo di meraviglie e mai avrei pensato che la fotografia sarebbe diventata il mio mestiere. Ho 64 anni sono sposato e ho tre figli; da più di 40 anni gestisco, assieme a mio fratello, una bottega fotografica, memoria visiva di un piccolo paese siciliano, Chiaramonte Gulfi. La fotografia rappresenta da subito uno strumento creativo che mi permette di esprimere sensazioni e quindi di raccontare storie. Trascendendo quelli che sono i compiti di un semplice fotografo di paese inizio giovanissimo la mia ricerca fotografica ed espongo i miei lavori sia in Italia che all’ estero. Nel 2015 comincio la collaborazione con il “condominio fotografico” un collettivo con sede a Modica che si occupa di divulgare la cultura dell’immagine. Frequento dei workshop con Fausto Podavini, Mattia Zoppellaro e Paolo Woods grazie ai quali acquisisco una maggiore consapevolezza del mezzo fotografico.
Mostre
“Bambino per sempre” vincitore del BìFoto 2019 festival internazionale di fotografia in Sardegna
“ “ Magazzini fotografici Napoli 2019
“Paesaggi diversamente abili” Photografica fineart gallery Lugano 2014
“ “ Tempio di Adriano Roma 2013
“Cento Sicilie” collettiva Foyer Teatro Massimo Catania 2006
“ “ Palazzo del Governo Siracusa 2006
“ “ Foyer Teatro comunale Comiso 2006
“ Feste teatro semiserio” Caffè della scala Roma 2001
“Intimate spaces of Sicily” collettiva Art link gallery Fort Wayne (IN) 1999
“Paesaggi mancati” collettiva. Centro studi F. Rossitto Ragusa 1998