“Occorre che la Direzione Generale dell’ASP di Ragusa chiarisca ai cittadini come stanno veramente le cose al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore di Modica”. Interviene così il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, già primario dello stesso Pronto Soccorso.
Il primo cittadino fa riferimento sia alle notizie di stampa dei giorni scorsi che riportavano quanto annunciato dall’on. Abbate sull’assunzione di due nuovi medici a tempo indeterminato, sia a quanto riportato ieri sulle nostre colonne che analizzava come in effetti la situazione non sia assolutamente migliorata. Leggi qui: https://www.ildomanibleo.com/2024/11/24/buone-notizie-per-il-pronto-soccorso-di-modica-ma-quali-buone-notizie-a-regnare-e-solo-il-caos/
“Si parla di medici da adibire ai codici bianchi, e ancora della nuova convenzione con un medico in quiescenza, che svolge però solo turni diurni, non festivi e non notturni. Inoltre, si riferisce l’avvenuta stabilizzazione di un medico, ma che già lavorava al Pronto Soccorso” dice ancora Ammatuna che dunque si rivolge ai vertici dell’Asp che, per la verità, su queste novità annunciate dall’on. Abbate non si sono proprio espresse.
“Occorre che la Direzione Generale dell’ASP chiarisca ai cittadini come stanno le cose e non soltanto di impieghi di altre unità mediche immesse in servizio e adibite a svolgere compiti e mansioni le più varie possibili. La domanda che ci si pone è: quanti sono i medici che possono essere impiegati nei turni notturni? Questo è il vero problema.
Non ci vuole molto per capire che con soli quattro medici, la situazione rimane insostenibile. Si corre il rischio che i quattro sanitari, esseri umani e non macchine, si possono comprensibilmente stancare e quindi dimettersi. Questo deve essere assolutamente evitato” ancora Ammatuna.
La sensazione è quella che purtroppo nulla è cambiato, che non si sa ancora i turni notturni del prossimo mese di dicembre quali medici dovranno coprirli.
“Occorre trovare delle soluzioni il più presto possibile ed evitare inutili comunicati stampa demagogici e propagandistici che fanno male ad una sanità provinciale in affanno, dove non sono in difficoltà soltanto i servizi di emergenzaurgenza, ma anche l’insufficiente numero di posti eletto per acuti attivi, per non
parlare delle lunghissime e insostenibili liste di attesa per eseguire una visita specialistica o un esame diagnostico” conclude il sindaco di Pozzallo che sulla vicenda sembra essere l’unico ad intervenire.
Insomma una situazione tutt’altro che rosea, e soprattutto nessuna ottima notizia.