50 anni di Teleiblea, l’Argit Sicilia organizza un seminario formativo a Ragusa

Si terrà il prossimo 7 dicembre, dalle ore 9:00 alle 13:00, presso la Sala AVIS di Via Marsala a Ragusa, l’incontro dal titolo: “I 50 anni di Teleiblea, dalla rottura del monopolio RAI alla sfida dei nuovi media: come cambia la televisione, tra storia e principi deontologici”.

L’iniziativa, valida per l’acquisizione di 4 crediti formativi da parte dei giornalisti, è proposta dall’Argit -Associazione Giornalisti Radiotelevisivi e Telematici, per la formazione continua organizzata dall’l’Ordine dei Giornalisti di Sicilia  e vedrà la partecipazione di figure di spicco del panorama giornalistico e accademico.

Il programma della giornata

L’evento sarà aperto dai saluti istituzionali di Carlo Bartoli, presidente dell’Ordine dei Giornalisti, Patrizia Valenti commissario del Libero Consorzio dei Comuni di Ragusa, Peppe Cassì Sindaco di Ragusa, Sonia Iacono segretaria provinciale di Assostampa Ragusa.

I panel formativi saranno tenuti da esperti del settore. Tra questi avrà una rilevanza l’introduzione di Roberto Ginex, presidente dell’Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani (INPGI), con un intervento dedicato a “La nuova INPGI, tra freelance e Co.Co.Co anche nelle TV private”, un importante intervento su una questione diventata ormai centrale nell’esercizio della professione giornalistica.

Una rievocazione storica per osare contro il sistema

Nel novembre del 1974, a Ragusa, nasceva Teleiblea, un’emittente destinata a lasciare il segno nella storia della televisione italiana. Fondata dagli imprenditori Carmelo Recca e suo figlio Antonio, l’emittente si lanciò in un’avventura coraggiosa. La legge vietava le trasmissioni via antenna, consentendo solo il passaggio dei programmi attraverso cavi collegati alle abitazioni. Ma i Recca, dopo aver valutato le difficoltà tecniche del sistema via cavo, decisero di osare: montarono un trasmettitore da 10 watt su un traliccio nei pressi di Ibla e iniziarono a trasmettere via etere.

Un evento che ha cambiato significativamente il modo di fare televisione in Italia. A rievocare questo cambio epocale saranno alcuni di coloro che si resero protagonisti dell’accaduto.

Durante la mattinata interverranno: Antonio Recca, fondatore di Teleiblea, con un intervento su “La storia di Teleiblea: modello della crescita del giornalismo libero e democratico”. Seguirà il prof. Salvo Adorno, docente di Storia Contemporanea all’Università di Catania, con “Radio e TV libere, specchio dei vulcanici anni ’70”.

Lo sguardo prospettico dell’evento

L’aspetto sociologico del fenomeno sarà affrontato da Francesco Pira, professore di Sociologia della Comunicazione presso l’Università di Messina, che affronterà il tema: “Quando la TV: la rivoluzione di un media che ha cambiato la società”.

La parte del seminario dedicata alla professione sarà aperta da  Katia Scapellato, Consigliera dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, che relazionerà su “L’esperienza delle giornaliste nelle radio e TV siciliane”. 

Infine gli ultimi tre interventi si concentreranno sul ruolo delle TV libere a partire dai loro protagonisti. Sarà Concetto Mannisi, vicesegretario regionale di Assostampa Sicilia, che illustrerà “I giornalisti delle TV libere, tra diritti conquistati e battaglie perdute”. Poi sarà Ignazio Panzica, Consigliere regionale di Assostampa, a chiarire “Il valore politico e professionale delle TV libere”.

A chiudere le relazioni sarà proprio Mario Papa, attuale Direttore di Teleiblea, con “Quale futuro per le TV siciliane”.

I lavori saranno conclusi da Domenico Affinito, Segretario vicario della FNSI e responsabile del Dipartimento Emittenza Locale. A coordinare e moderare l’incontro sarà Giuseppe Cascio, Presidente di AGIRT.

Questo appuntamento rappresenta non solo l’occasione per celebrare i 50 anni di Teleiblea, ma anche un momento di confronto sulla trasformazione dei media, sul ruolo del giornalismo locale e sulle sfide poste dai nuovi mezzi di comunicazione.

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