La provincia di Ragusa, ancora una volta, si conferma la “Cenerentola” della Sicilia e anche quando piovono centinaia di milioni ad essa toccheranno appena le briciole.
Questa volta parliamo di sanità. Schifani annuncia il via libera da Roma al piano sanitario che prevede per la Sicilia ben 800 milioni a valersi di fondi statali destinati all’edilizia ospedaliera, ebbene: la provincia di Ragusa dovrà accontentarsi di appena 25 milioni per il completamento del Giovanni Paolo II con i quali si riuscirà a stento a fare uno stralcio funzionale del progetto di completamento originario (per il quale servirebbero invece 70 milioni) mentre alla sola città di Palermo vanno 750 milioni per 4 strutture.
A denunciare questo ennesimo smacco alla provincia di Ragusa sono la deputata regionale del M5s Stefania Campo, insieme al coordinatore provinciale Federico Piccitto, che aggiungono: “Non parliamo poi dei 150 milioni previsti dai fondi FSC per il nuovo ospedale di Siracusa e di altri centinaia di milioni previsti per le strutture ospedaliere a Catania con lo stesso Fondo FSC (di cui 1.3 miliardi al momento “congelati” per il ponte sullo stretto che non vedrà mai la luce). Siamo sempre la provincia de ‘il poco vi basti’: pochi voli, pochi soldi per la sanità, pochi chilometri di autostrada. Parola del centro-destra al Governo, a Palermo come a Roma.
Lo stesso manager dell’Asp Pino Drago, tempo fa, aveva evidenziato come per il completamento del Giovanni Paolo II di Ragusa, serviranno proprio 70 milioni salvo poi essere costretto a fare di necessità virtù, con un progetto di completamento parziale per non perdere il finanziamento.
“Di fatto continuiamo a costruire la struttura a spizzichi e bocconi, accorpando reparti su reparti come il recente caso che noi stessi abbiamo denunciato di Oncologia, Chirurgia e Urologia. Se le risorse fossero poche per tutti lo potremmo anche capire ma purtroppo, come sempre, gli stanziamenti per gli altri non mancano” concludono amareggiati Campo e Piccitto, con buona pace di tutti.