Dopo l’ennesima mazzata, l’ex parlamentare regionale Pippo Gennuso, potrebbe valutare la drastica decisione di chiudere la sua azienda e mandare a casa decine di lavoratori. E’ la reazione a caldo dell’imprenditore che ha subìto il furto di 400 irrigatori ad Ispica.
Ignoti malviventi, nottetempo hanno portato via ben 400 irrigatori dall’azienda agricola di contrada Rosselle. Il furto è stato denunciato ai carabinieri che stanno indagando su quanto avvenuto.
Oltre al danno materiale dovuto alla sottrazione degli irrigatori, la cosa più grave è il rischio che tutta la coltivazione vada perduta visto che reperire un impianto simile è difficile e le piante non possono aspettare.
Quello di queste ultime ore è l’ennesimo attentato all’attività dell’ex parlamentare che è anche il padre dell’attuale deputato ARS di Forza Italia, Riccardo Gennuso.
Qualche anno fa gli furono avvelenati due cani, a febbraio nella sua azienda di San Basilio gli sono stati segati 50 alberi di arance, poi gli era stato rubato un camion con un escavatore sopra e poi gli era stato bruciato un trattore e alcuni alberi.
Insomma tanti episodi che hanno finito per stancare l’ex deputato che oggi non si sente più tutelato.
E in queste ore a Gennuso è arrivata anche la solidarietà del presidente della Regione siciliana, Schifani che dichiara: “Esprimo piena solidarietà e vicinanza all’ex deputato regionale Pippo Gennuso per il grave atto intimidatorio che ha colpito la sua azienda agricola a Ispica. Questo ennesimo episodio di violenza non solo mina la serenità personale di chi ne è vittima, ma rappresenta un attacco diretto al lavoro e all’impegno di chi contribuisce al tessuto economico e sociale della nostra Regione”.
“La Sicilia – prosegue – non può e non deve essere terra in cui il lavoro onesto e il sacrificio vengano mortificati da simili atti di criminalità. Mi unisco all’appello di Gennuso affinché le istituzioni, a tutti i livelli, intervengano con fermezza per garantire la sicurezza delle imprese agricole e di tutti i cittadini”.