Nei giorni scorsi, in occasione del convegno a Roma “la rotta breve del protezionismo” il Ministro Musumeci ha annunciato che entro il 2025 sarà varata dal Parlamento la riforma dei porti. Alla luce di questo annuncio, il sindaco di Pozzallo torna a chiedere maggiore rappresentanza.
Roberto Ammatuna ha scritto una lettera al Ministro in cui chiede di inserire nei comitati di gestione dell’autorità di sistema, anche i rappresentanti delle città non capoluoghi di provincia.
Uno dei temi principali della riunione del CIPOM (comitato interministeriale per le politiche del mare) del 14 e 15 dicembre 2024, sarà proprio questo.
Il CIPOM e’ l’organismo di programmazione e di coordinamento, ma la proposta la fa il Ministero delle Infrastrutture, in questo caso il Viceministro On. Edoardo Rixi, che sarà ascoltato nell’importante organismo interministeriale.
Ammatuna segnala che ai sensi della legge 84/94, nel comitato di gestione dell’autorità portuale, fra i rappresentanti dei Sindaci, sono presenti soltanto il componente designato dal Sindaco della città metropolitana in cui ha sede la struttura portuale, dal componente designato dal Sindaco ex sede dell’autorità di sistema portuale, dal rappresentante del Sindaco capoluogo di provincia, che partecipa alle sedute limitatamente alle materie di competenza del porto rappresentato.
Purtroppo nel comitato di gestione, non ha nessuna rappresentanza il Comune che non è capoluogo di provincia, anche se sede di una struttura portuale.
Nell’autorità di sistema portuale della Sicilia orientale, che comprende le province di Catania, Siracusa e Ragusa, hanno rappresentanza soltanto le prime due e non quella di Ragusa.
Sarebbe giusto un coinvolgimento pieno di tutti i territori in cui sono incluse le strutture portuali e quindi anche i rappresentanti indicati dai Sindaci delle città non capoluogo di provincia, ma che di fatto rappresentano gli interessi di interi territori.