Federconsumatori Sicilia interviene sugli enormi disagi patiti dai 92 passeggeri, di cui due con mobilità ridotta e assistenza e carrozzina fino all’aereo, del volo Bergamo-Comiso del 9 dicembre alle ore 20:05, operato da Aeroitalia.
Il volo, infatti, è partito solo alle 06:39 del giorno successivo, dopo una vera e propria notte da incubo per i passeggeri.
Il volo, inizialmente previsto per le ore 14:00 del 9 dicembre, è stato successivamente posticipato alle 20:05, ma con ampio preavviso di diverse settimane. Una volta arrivati all’aeroporto di Orio al Serio, però, i passeggeri hanno quasi subito scoperto che il volo era in ritardo e che sarebbe partito alle 22:50. Si trattava, però, soltanto del primo rinvio di una lunga ed estenuante serie.
Già alle 20:30, infatti, viene comunicato un nuovo orario per la partenza: le 23:00. Alle 21:15 viene comunicato che l’aereo partirà alle 23:30. Alle 21:50 i passeggeri vengono avvertiti che l’aereo è già partito da Palermo in direzione Bergamo e che ripartirà in direzione Comiso alle 23:50.
Ma alle 23:15 viene comunicato un altro orario di partenza: questa volta è alle 00:08, e il personale dell’aeroporto di Bergamo rassicura gli aspiranti viaggiatori, che iniziano a temere di non partire più, vista la tarda ora. Timori che diventano realtà una ventina di minuti dopo, quando ai passeggeri viene comunicato che l’equipaggio del volo proveniente da Palermo è ormai fuori orario e, di conseguenza, per legge non può più lavorare per portare a Comiso le 92 persone prenotate.
Nel frattempo, però, a queste persone non viene data alcuna alternativa se non aspettare la decisione di Aeroitalia, che secondo il personale dell’aeroporto starebbe cercando un equipaggio in grado di far volare l’aereo. Lo stesso personale di terra, tuttavia, afferma anche che a Bergamo non c’è nessun dipendente di Aeroitalia con cui parlare, perché la compagnia aerea non ha dipendenti stanziati a Orio al Serio.
Passa la mezzanotte e i 92 aspiranti passeggeri del Bergamo-Comiso delle 20:05, due dei quali, lo ribadiamo, non indipendenti, non hanno idea di che fine faranno.
Alle 2:00 di notte arriva la notizia di un autobus in arrivo per trasportare i 92 passeggeri in un albergo a 15 chilometri da Bergamo, che li riporterò in aeroporto la mattina successiva con partenza dalla struttura alle 4:00. L’autobus arriva alle 2:15 e alcuni passeggeri si rifiutano di prenderlo: a conti fatti, d’altronde, starebbero in albergo meno di 90 minuti.
I due pazienti con mobilità ridotta, ad esempio, preferiscono restare in sala amica a Orio al Serio, perché il doppio trasferimento così ravvicinato sarebbe per loro ben più faticoso che restare due ore in più in aeroporto.
Ma i problemi non sono ancora finiti: anche il secondo volo, che doveva partire alle 6:00 del mattino, ritarda e parte solo quaranta minuti dopo, per atterrare a Comiso alle 8:50, mettendo la parola fine ad un vero e proprio incubo per 92 passeggeri, tutti visibilmente provati al loro arrivo al Pio La Torre.
“Quello che è successo a queste 92 persone – afferma il presidente di Federconsumatori Sicilia, Alfio La Rosa – testimonia una insufficiente professionalità di chi, in Aeroitalia, ha gestito la vicenda. Un aereo che ritarda, o che ha un problema tecnico, ci può stare e capita a tutte le compagnie. Ma poi bisogna fornire assistenza a chi rimane a terra e, soprattutto, bisogna informarli sulla reale situazione. Dubitiamo che Aeroitalia si sia resa conto solo alle due di notte di non avere un equipaggio sostitutivo per il Bergamo-Comiso: se lo avesse detto subito i passeggeri sarebbero arrivati in albergo già alle dieci di sera, con disagi minimi rispetto a quanto hanno subito”.
Federconsumatori, inoltre, ritiene che per scongiurare il ripetersi di episodi del genere sia fondamentale potenziare l’offerta di voli, anche da Comiso e da Birgi. “La politica nazionale e regionale – conclude La Rosa – creino le condizioni tecniche ed economiche affinché più compagnie aeree offrano più voli dagli scali minori siciliani, trasferendo più aerei al Falcone e Borsellino, al Fontanarossa, al Pio La Torre e al Vincenzo Florio”.