Sabato scorso l’ex Convento di Sant’Anna di Modica, sede dell’Ente Autonomo Liceo Convitto, ha ospitato l’inaugurazione del nuovo allestimento dedicato alle due mummie restaurate e conservate nella storica chiesa annessa.
Un progetto reso possibile grazie al contributo di ANCoS APS, Confartigianato Imprese Ragusa, del Lions Club Modica – 108YB e della BCC di Pachino e la collaborazione delle GUIDE Turistiche Ragusa. L’evento di straordinario valore storico e culturale ha avuto il patrocinio gratuito del Comune di Modica e della Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Ragusa. La serata ha visto gli interventi di Teresa Floridia, Presidente dell’ Ente Liceo Convitto, di Enrico Inferrera, Presidente Nazionale ANCoS APS, Pietro Di Rosa, Presidente ANCoS Ragusa, Dario Piombino -Mascali, Antropologo, Angelo Sanzone, Designer.
Le due mummie, entrambe maschili e in eccellente stato di conservazione, uno di circa 40 anni, con un fisico possente, barba lunga e capelli ricci, l’altro invece sarebbe un uomo di circa 75 anni, sono state oggetto di analisi preliminari nel 2016 a cura dell’archeologa Dott.ssa Valentina Pensiero e del paleopatologo Dott. Luca Ventura. Ulteriori approfondimenti scientifici sono previsti per svelare nuovi dettagli sulla vita e le condizioni socio-sanitarie del passato. Tante le domande che ci si pone a cui gli approfondimenti scientifici cercheranno di rispondere: di chi sono i corpi? Quando sono morti ma anche perché stavano all’interno di un luogo sacro? Sono passati 25 anni dalla scoperta ma da allora le ricerche non si sono mai fermate anche se ricavare delle informazioni da i corpi mummificati non è semplice perché si tratta di un processo lungo ed elaborato. Ci sono però degli indizi: a cominciare dagli abiti, l’eleganza e il tessuto fanno pensare benestanti forse nobili. Ma la vera domanda è perché sono stati mummificati?
L’esposizione è stata progettata dal designer Angelo Sanzone, con il supporto tecnico di TRA ART Restauri di Giuseppe Inguaggiato Gangi e la grafica dell’architetto Mariangela Rizza. Un video a cura di Andrea Giannone arricchisce il percorso espositivo, che offre ai visitatori un’esperienza immersiva e rispettosa della delicatezza del contesto storico. Per vedere la mostra è necessaria la prenotazione perchè verranno centellinate per evitare contaminazioni.
Qui di seguito il servizio completo realizzato dal TG5