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Il Modica Calcio chiude bene il 2024, i “Tigrotti” battono il Rosmarino e sono a 2 punti dalla vetta

Modica Calcio 3

Rosmarino 0

Marcatori: st 6′ Arquin (rigore), 13′ Montanaro, 25′ Cappello

Modica Calcio: Pontet, Mollica (41′ st Messina),Rossi (26′ st Kondila), Palmisano, Schembari (28′ st Francofonte), Fragapane, Cacciola, Vitelli (1′ st Montanaro), Arquin, Aldair Neto, Cappello (40′ st Alecci). A Disp: La Licata, Mallia, Denaro, Triolo. All. Pasquale Ferrara.

Rosmarino: Lussetti, Rolla, Ghirardo, Genovese, Ngom (17′ st Valente), Villar (35′ st Di Maria), Praticò (44′ st Russo), Muschio (26′ st Pongo), Pesetti, Biondo, Vergara. A Disp: Ceraolo, Priola, Isparo, Ojeda, Laganà.

Arbitro: Giuseppe Russo di Acireale

Assistenti: Roberto Faggetta di Catania e Antonino Spanò di Messina.

Modica – Meritato successo del Modica Calcio che nell’ultima gara casalinga del 2024 batte al “Barone” il Rosmarino e riduce da quattro a due i punti di distacco dalla capolista Milazzo fermato in casa dalla Jonica FC.

Quello ottenuto dai “Tigrotti” non è stato un successo facile, ma i rossoblu di Pasquale Ferrara sono stati bravi e pazienti a lavorare ai fianchi la formazione messinese che ha resistito per tutto il primo tempo. Poi nella ripresa appena i padroni di casa hanno sbloccato il risultato tutto è diventato più facile.

La prima occasione della partita è dei rossoblu di casa (oggi in maglia bianca). È il minuto 8, quando Arquin sulla destra scambia con un compagno di squadra e crossa in mezzo per Cappello che devia verso la porta, Vitelli in scivolata tenta la deviazione, ma in precario equilibrio colpisce male e Lussetti che di rifugia in angolo.

Al 11′ Arquin ci prova con un rasoterra dalla lunetta dei sedici metri, Lussetti è attento e para a terra.

Il Modica Calcio insiste e al 27′ Cappello s’invola sulla sinistra e appena in area crossa sul secondo palo dove arriva Arquin con un attimo di ritardo colpisce male la sfera che finisce a lato.

Al 37′ Cacciola in proiezione offensiva sulla sinistra crossa in mezzo per Arquin anticipato dall’uscita coraggiosa di Lussetti che in tuffo respinge a pugni chiusi.

Al 44′ Vitelli lavora un buon pallone sulla destra e serve Neto Aldair che controlla e fa partire un tiro a “giro” che Lussetti respinge in tuffo, sulla sfera arriva per primo Arquin che deve solo spingere la palla in rete, ma al momento di calciare è anticipato da Praticò che esulta come se avesse fatto gol.

Si va così al riposo a reti bianche .

Nella ripresa Ferrara lascia negli spogliatoi Vitelli e manda in campo Montanaro.

Al primo affondo il Modica Calcio sblocca il risultato. È il 6′ quando Arquin servito in profondità anticipa l’intervento di Lussetti che gli rovina addosso. Per l’arbitro ci sono gli estremi per la massima punizione che l’attaccante rossoblu trasforma con freddezza mandando palla da un lato e portiere dall’altro portando in vantaggio la sua squadra.

Al 13′ arriva al raddoppio. Pontet rilancia lungo e pesca in area Arquin che vede meglio piazzato Montanaro e gli serve su un piatto d’argento un pallone che l’attaccante modicano deve solo spingere in rete siglando così la sua seconda rete consecutiva con la maglia della Contea.

Il Modica Calcio, insiste e al 22′ su una corta respinta della difesa rosmarinese Palmisano con un tiro dalla distanza impegna severamente Lussetti, bravo a respingere in tuffo alla sua destra.

Al 25′ arriva la terza rete. Arquin in versione assistman serve Cappello che con un diagonale rasoterra infila per la terza volta la porta avversaria.

Il Rosmarino è come un pugile all’angolo e non riesce a reagire e al 36′ i padroni di casa vanno vicini al poker con una punizione di Cacciola che Lussetti para con qualche difficoltà.

Al 47′ Arquin in ripartenza parte palla al piede da centrocampo e arrivato in area batte in diagonale ma non inquadra la porta.

Dopo 3′ di recupero, l’arbitro manda tutti sotto la doccia, con i rossoblu che vanno a salutare i loro tifosi per festeggiare insieme il meritato successo e l’avvicinamento alla vetta ora distante solo due punti.

Published by
Claudio Abbate