Anche il 2024 volge al termine, e ciascuno si trova in una fase di bilanci, tirando le somme di quanto realizzato durante l’anno.
A livello economico, l’attenzione è già rivolta ai bonus e alle agevolazioni fiscali che scompariranno, pur considerando gli incentivi che resteranno anche nel 2025, ma che subiranno modifiche restrittive.
Il Superbonus, un tempo con l’aliquota al 110%, subirà un ulteriore taglio sotto il governo Meloni. Questo incentivo, considerato troppo oneroso per lo Stato e con un forte impatto sul debito pubblico, avrà nel 2025 un’aliquota ridotta al 65%. Potranno usufruirne soltanto coloro che hanno già presentato la CILAS o i condomini che hanno approvato la delibera assembleare per i lavori entro il 15 ottobre 2024. Tuttavia, l’aliquota al 110% sarà mantenuta nei territori colpiti da eventi catastrofali.
Anche l’Ecobonus subirà una significativa riduzione. Questa agevolazione, che permetteva detrazioni IRPEF o IRES tra il 50% e il 65%, scenderà nel 2025 al 50% per la prima casa e al 36% per gli altri immobili. Ulteriori tagli sono previsti per il biennio 2026-2027, quando le aliquote scenderanno rispettivamente al 36% per la prima casa e al 30% per le altre abitazioni.
Il Bonus ristrutturazioni al 50% sarà confermato per il 2025, ma solo per le abitazioni principali, con un tetto massimo di spesa di 96.000 euro. Per altre tipologie di immobili, l’aliquota scenderà al 36%, con un limite di spesa ridotto a 48.000 euro. Anche per questa misura sono previsti ulteriori ridimensionamenti nei prossimi anni.
Il Sismabonus, che in passato garantiva detrazioni fino all’85%, sarà ridotto nel 2025 al 50% per la prima casa e al 36% per le altre unità immobiliari.
La Manovra 2025 prevede la scomparsa del Bonus verde, che offriva una detrazione IRPEF per la sistemazione di aree verdi private. Spariranno anche il Bonus TV, destinato all’acquisto di televisori e decoder compatibili con i nuovi standard tecnologici, il Bonus rottamazione TV e il Bonus internet da 100 euro. Verranno eliminati il Bonus caldaie e acqua, che incentivava l’acquisto di caldaie ad alta efficienza, e il Bonus pellet per stufe. Anche gli incentivi per la realizzazione di colonnine di ricarica per auto elettriche e il Bonus benzina da 200 euro per i lavoratori dipendenti verranno aboliti.
Per il 2025, il Bonus mobili è stato prorogato, consentendo detrazioni IRPEF fino al 50%, con un limite massimo di spesa di 5.000 euro. È stato introdotto un nuovo bonus per l’acquisto di elettrodomestici ad alta efficienza energetica, che prevede un contributo pari al 30% del costo, fino a un massimo di 100 euro. Questo limite può salire a 200 euro per i nuclei familiari con ISEE inferiore a 25.000 euro, ma è applicabile solo per l’acquisto di un singolo elettrodomestico.
Infine la Manovra 2025 segna una razionalizzazione delle agevolazioni fiscali, eliminando o riducendo numerosi incentivi per garantire la sostenibilità economica del Paese.