Biogas a Bellamagna: pietra tombale, l’impianto non si farà. Non ci sono le autorizzazioni
Pozzallo – In due parole: pietra tombale. L’impianto di biogas, tanto discusso e contestato non si farà.
E’ la decisione del CGA di Palermo, che dopo l’ennesima tornata, incalzato da Rifiuti Zero Sicilia e dal Comune di Pozzallo, ha definitivamente scritto in sentenza: ” Ad oggi non esistono validi titoli abilitativi per la realizzazione e l’avvio dell’impianto in questione”. Quindi, l’impianto promosso da Biometano Iblea e sponsorizzato dal Comune di Modica non si farà.
Questo il succo della conferenza stampa nello Spazio Cultura “M. Assenza” sul tema dell’impianto di biogas di Bellamagna. Le parole più ricorrenti: vittoria!
Dopo l’autorizzazione del Comune di Modica alla realizzazione dell’impianto di biogas di Contrada Bellamagna in data 8 agosto 2019 e la successiva proroga fino all’avvio dei lavori entro la data dell’8 agosto 2022, nessun altra proroga è stata chiesta e quindi di fatto l’impianto non può essere più realizzato. Il sindaco Roberto Ammatuna ha ribadito più volte che si è trattato di una grande battaglia di civiltà che è stata vinta, “grazie a tutti i cittadini di Pozzallo, ai molti cittadini di Modica” e all’Associazione “Rifiuti Zero Sicilia” che con il loro impegno hanno portato alla vittoria.
Come ha detto Manuela Leone, si è trattato di un epilogo che non era scontato, perchè in quattro anni è successo di tutto, tra Tar e al Consiglio di Giustizia Amministrativa che si sono rimballate le decisioni, fino a quando, non essendo stata rinnovata l’autorizzazione, scaduta nel luglio del 2022, su un ennesimo ricorso di Rifiuti Zero Sicilia e sostenuto anche ” Ad adiuvàndum” dal Comune di Pozzallo.
In tutta la questione che è stata aperta nel 2019 dall’autorizzazione concessa dal Comune di Modica per la realizzazzione dell’impianto in contrada Bellamagna, in territorio di Modica, ma a ridosso del territorio di Pozzallo, il Comune all’epoca guidato dal sindaco Ignazio Abate, non solo ha sostenuto l’iniziativa, ma ha avuto parte attiva anche in giudizio (nei vari gradi), sostenendo gli interessi della ditta proponente. Caso singolare, tranne poi a non rinnovare in tempo l’autorizzazzione.
Dopo la decisione del CgA, come ha detto Manuela Leone, il Comune di Modica dovrebbe chiedere scusa a quello di Pozzallo per tutta una serie di fatti che si sono verificati per non parlare delle denuncie alla Procura della Repubblica di Ragusa anche di privati cittadini.
Nella conferenza stampa è stato detto che il Comune di Modica ha dichiarato la decadenza dell’autorizzazione per la decorrenza dei termini di inizio lavori. Ma forse questo va ancora accertato. Alla conferenza stampa sono intervenuti anche Emanuele Russo del CSPA di Pozzallo ed il dotto Giuseppe Iemmolo che da sempre ha seguito l’intera vicenda e di recente ha presentato anche una denuncia-esposto alla Procura della Repubblica di Ragusa per presunte omissioni del Comune di Modica.
In tutta questa vicenda come ha detto Manuela Leone è la scomparla del Circolo Lega Ambiente di Pozzallo, contrario fin dall’inizio all’impianto, in contrasto con Lega Ambiente Sicilia, invece favorevole.
L’impressione per alcuni osservatori è quella che la vicenda è chiusa, come ha ribadito l’avv. Enzo Galazzo, ma bisogna vigilare, perchè il progetto dell’impianto potrebbe essere ripresentato in altro sito, sempre che i proponenti abbiano ancora interesse.
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