Le barche imprigionate nel porto di Pozzallo
Con una ordinanza della Capitaneria di Porto di Pozzallo viene limitato l’ingresso delle barche nel porto piccolo solo ai natatanti che hanno un pescaggio inferiore a 50 cm.
Questo perchè l’insabbiamento del porto piccolo, specialmente all’imbocco , è andato progressivamente aumentando senza una azione di dragaggio da tempo promessa, e mai realizzata.
Così accade che le barche che hanno una pesca superiore a 50 centimetri non possono uscire dal porto piccolo e non possono neanche entrare.
In un comunicato stampa i gruppi della minoranza attaccano l’amministrazione Sulsenti: ” Nove mesi di inerzia, di negligenza, di incapacità nella risoluzione dei problemi da parte dell’Amministrazione Sulsenti, e nella fattispecie dell’Assessore Ruta, i quali piuttosto che agitare i problemi ed annunciare soluzioni meglio avrebbero fatto ad agitare le acque del porto piccolo di Pozzallo nella speranza di far muovere le sabbie, che oltre ad imprigionare le barche imprigionano la loro mente e la loro azione politica”.
“Tale limitazione funzionale dell’attività, portuale, prosegue il comunicato stampa, pesa enormemente sulla economia di tutti gli operatori della nautica da diporto i quali non avranno barche a cui prestare servizi ed assistenza, finché non sarà ristabilita la giusta profondità dei fondali; infatti il limite di pescaggio imposto per l’accesso al porto e’ cosi basso che interessa il 99% di tutta la flotta peschereccia e da diporto di stanza al porto piccolo di Pozzallo. Altri risvolti negativi si avranno quando la gran parte della nautica da diporto si trasferirà in altri siti (es.Marzamemi) con gravissimo danno alla economia locale”.
“Ad oggi l’unica cosa certa che rimane a portata di mano di tutti gli operatori della nautica e’ il gran quantitativo di sabbia che ostruisce l’accesso al porto piccolo”.
amministrazione Sulsenti, Assessore Ruta, Capitaneria di Porto di Pozzallo, ordinanza004/2008 del 11/02/2008, Porto piccolo Pozzallo