Modica: lo sfogo di una turista vittima di malasanità all’Ospedale Maggiore

Questo non è un articolo è soltanto la trasposizione di un post, come se ne scrivono tanti soprattutto in vacanza. Noi abbiamo però deciso di pubblicarlo perché quello che racconta questa giovane turista merita di essere conosciuto da tutti anche se ci vergogniamo profondamente di leggere ancora certe cose e, per quello che può valere, porgiamo le nostre scuse. 

Lei si chiama Claudiahellen Buccitti e nel suo post racconta di essere in vacanza nelle nostre bellissime zone ospite di una cara amica e della sua famiglia. Fin qui tutto normale ma poi ecco che arriva la batosta, quella che ci fa vergognare di essere modicani, ragusani, siciliani. 

Purtroppo, scrive, mi vedo costretta a denunciare pubblicamente un episodio vergognoso del quale siamo state vittime , affinché non possa riaccadere anche ad altre persone.” 

Claudiahellen racconta che giorno 7 agosto, lei e la sua amica, stiamo parlando di due ragazze di 21 e 23 anni, si sono recate al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Modica a seguito di una sintomatologia grave che faceva presupporre una positività al covid.

Positività, spiega, che noi abbiamo prontamente sfatato, avendo fatto tamponi anche nei giorni precedenti la data indicata e avendo avuto l’ulteriore conferma presso il ps dove ci è stato effettuato il molecolare , con esito negativo, presso il reparto apposito.

Tuttavia i medici che ci hanno assistito fino alla nottata, ringrazio il Dott. Cassisi e l’infermiera Giusy che nonostante la loro giovane età sono delle eccellenze, sono stati molto scrupolosi e hanno cercato di effettuare tutti gli esami possibili per capire il da farsi. Dagli esami è emersa un’infezione virale non nota, che ha colpito duramente le nostre vie respiratorie”. 

A seguito di questa diagnosi sono state indirizzate ad effettuare una visita il giorno successivo nel Reparto di Malattie Infettive. E qui inizia l’incubo. 

“Ci presentiamo all’orario stabilito presso il ps dove c’era il turno della mattina e dopo aver atteso per quattro ore, capiamo che qualcosa non andava. I sintomi hanno iniziato a peggiorare, con vomito e febbre alta (c’è stata negata qualsiasi assistenza nonostante avessimo fatto presente il malessere).Decido, così, di contattare telefonicamente il reparto per capire la motivazione di tale ritardo che era aggravato dai sintomi sempre più forti , con crisi respiratorie importanti. Dal reparto mi rispondono che, a causa della mancanza di personale, non avrebbero potuto assisterci.

Inizia un calvario preoccupante poiché, non sapendo quale virus ci avesse colpite e se potesse essere contagioso , eravamo in apprensione per i pazienti posizionati nella medesima sala (l’equipe della mattina non ha preso nessuna norma di sicurezza mettendo a rischio non solo la nostra salute, ma anche quella del prossimo).

Finalmente, dopo varie alzate di testa obbligate poiché ci stavamo lasciando le penne (avere una crisi respiratoria senza assistenza a 21 e 23 anni, credetemi, non è una passeggiata) arriva l’infettivologo altamente scocciato della nostra situazione.Gli spieghiamo i sintomi e si limita a liquidarci NEGANDOCI LA VISITA E GLI ESAMI NECESSARI ATTI AD ESCLUDERE MALATTIE, fornendo una diagnosi/cura blanda, borbottando e passando un quarto d’ora al telefono nonostante facessi presente le mie difficoltà respiratorie .

E se già qua fin qui siete rimasti senza parole vi conviene non leggere il seguito…

“Dopo di me entra la mia amica. Qui inizia una scena pietosa, fatta di insulti rivolti ad una ragazza di 21 anni. Le viene recriminato il suo malassere, il medico esordisce con “già è tanto che sono così perché sono in ferie e mi avete disturbato”, “la tua tosse da dove viene, dalla vescica?””non dovevi venire in ospedale” La cosa peggiore spiega la ragazza è che tutto questo è stato fatto senza controllare le cartelle cliniche di entrambe e liquidandoci in malo modo nonostante i sintomi. 

Usciamo da queste, continua il racconto,  visite distrutte psicologicamente e senza sapere che fare. Decidiamo di rivolgerci al direttore sanitario , ma ci viene negato anche ciò con la frase “finché non vi succede nulla di grave non potete disturbare il Direttore”. Restiamo basite . Ci rivolgiamo poi all’ufficio delle relazioni pubbliche, dove incontriamo cordialità e sgomento al nostro racconto.Firmiamo le dimissioni con 38 di febbre, senza una cura effettiva e specifica, con una cartella clinica che era stata modificata e nella quale sono state inserite delle prestazioni MAI ricevute e con i dati ERRATI.

Dopo un’odissea infinita ci facciamo visitare da un noto medico pozzallesse , il quale ci ha accolte dopo aver ascoltato la nostra storia con estremo dispiacere. Abbiamo trovato cordialità e professionalità, una persona che lavora con passione. Arriva una diagnosi : broncopolmonite per la mia amica e infezione di natura virale (ancora da chiarire con le opportune analisi) per me .Io mi chiedo se una situazione del genere possa essere accettata.”

A questo punto Claudiahellen si chiede, e insieme a lei ce lo chiediamo anche noi:“perché la Sanità Pubblica deve essere un lusso e non un diritto di tutti”?”

La ragazza conclude il post annunciando che quereleranno tutti, perché le loro vite sono state messe a rischio, sono state abbandonate a se stesse e maltrattate.

Spero che questa testimonianza possa essere utile. Mi dispiace che una cittadina così bella e piena di cultura, manchi di un servizio cosi importante.”

A margine del post poi, come se già tutto quello che abbiamo letto non fosse abbastanza, aggiunge: 

“Ps: abbiamo provato a contattare le forze dell’ordine seduta stante, ma ci hanno riferito di non poter intervenire in alcun modo in assenza di un esposto.”

Ospedale Maggiore di Modica, Reparto malattie infettive

Commenti (5)

  • Non o parole mi vergogno di essere siciliana..siamo abbandonati a noi stessi …se apriamo il portafoglio si aprono le barricate…vergogna …vergogna

  • Purtroppo ultimamente l’ospedale di Modica non offre una buona assistenza,le ragazze sono giovane e hanno avuto il modo di ribellarsi,immaginatevi una persona anziana che ha bisogno di assistenza e si trova ad essere ricoverato da solo senza possibilità di chiedere aiuto. Il nostro caro papà è morto qualche mese fa, aveva i suoi problemi di salute,ma è stato contagiato da COVId da un operatore sanitario e lasciato a se stesso, purtroppo è morto

  • Per i siciliani: vi ricordo che la sanità è regionale. Mi raccomando alle prox elezioni, continuate a votare per la lega, fratelli d’Italia, forza Italia. Non vi lamentate. Chi li vota è complice

  • Ho vissuto la stessa esperienza ed ho scritto ai dirigenti dell’ospedale. Ad oggi nn ho avuto notizie al riguardo. Mi dispiace moltissimo per l’esperienza vissuta dalle due ragazze. L’anno scorso,.mia figlia ricoverata alle 11,30, è stata finalmente considerata alle 23,40 . Dopo in attesa di una Tac, 2 ore in corridoio.Che ve ne pare ?

  • Assurdo e come ogni cosa che succede in quell’ospedale non funziona nulla!! Per non parlare delle lunghe attese al P. S e se non hanno personale che lo prendano!!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


PUBBLICITÀ

Collabora con noi

Vuoi pubblicare un annuncio o effettuare una segnalazione?



Il Domani Ibleo © 2021. Tutti i diritti riservati. Designed by Ideology Creative Studio 

La testata e la linea grafica della testata è stata realizzata da Ariel Garofalo. www.arielgarofalo.com Email: arielgarofalo@gmail.com

Change privacy settings