Modica, braccio di ferro D’Antona-Abbate: Piano triennale è propaganda e “copia e incolla”
Continua il braccio di ferro tra il sindaco di Modica Ignazio Abbate e l’opposizione tenace, fatta dall’esterno, perché ex consigliere comunale, di Vito D’Antona di Sinistra Italiana.
In una nota a firma del sindaco Abbate, prima pubblicata sui social e poi diffusa personalmente agli organi di stampa (quindi bruciata con un post), il sindaco riferisce che il Consiglio Comunale di Modica ha approvato il Piano Triennale per le Opere Pubbliche 2021-2023. “Tale piano – aggiunge Abbate – si contraddistingue per l’individuazione dei finanziamenti per quattro tipologie di opere: efficientamento energetico con riqualificazione di tutte le scuole di competenza comunale, la mitigazione dei rischi idrogeologici, le opere viarie e riqualificazione di alcuni edifici comunali finalizzata a favorire l’inclusione sociale. In particolare più di 50 opere inserite sia sulla prima annualità che sulla seconda, hanno la copertura finanziaria per la quasi totalità con fondi europei, nazionali e regionali e, solo per una piccola parte, di fondi comunali”. Un piano triennale costruito negli anni – continua il sindaco Abbate – che, grazie alla partecipazione a tante misure di finanziamento, darà la possibilità di cambiare il volto infrastrutturale di Modica. Non solo in questo ultimo scorcio di legislatura ma lasciando ( in eredità, ndr) alla prossima Amministrazione progetti e finanziamenti certi che dovranno essere realizzati.
In Sindaco ringrazia per il lavoro svolto va anche a quei consiglieri di opposizione che, anteponendo il bene della Città alla logica di partito, non hanno votato contro questo importante atto deliberato”.
Come era d’aspettarsi, Vito D’Antona non ha perso l’occasione per contestare al Sindaco Abbate, le sue affermazioni e definisce “l’approvazione del Piano triennale delle opere pubbliche l’ennesima occasione propagandistica a cui il Sindaco ci ha abituati”.
In primo luogo, – scrive D’Antona – dimostri, come dichiarato alla stampa, che 52 opere su 108 per 35 milioni di euro sono “ .. dotate di decreti di finanziamento da parte dei vari enti pubblici ..”, fornendo pubblicamente il numero e la data dei relativi decreti, atteso che negli atti ufficiali approvati dal Consiglio Comunale lunedì scorso risultano soltanto due decreti regionali per un totale di 340.000,00 euro.
Abbate, in tema di viabilità, dica – insiste D’Antona – perché non è riuscito a consegnare ai cittadini né la rotatoria di Dente Crocicchia, opera che, grazie alle precedenti amministrazioni, era sin dal 2013 già esecutiva ed interamente finanziata, né il progetto di sistemazione di una parte della strada del Polo Commerciale, esecutivo e finanziato con i fondi ex Insicem sin dal 2017, né messo mano al progetto per eliminare il pericoloso incrocio della Caitina, importante porta di ingresso al quartiere Sorda.
Abbate, inoltre, dica come è stato possibile farsi revocare dalla Regione Siciliana la cifra di 2.090.809,11 euro per lavori pubblici o come avere perduto cinque milioni di euro per realizzare cinque progetti per la messa in sicurezza del territorio.
“Quello che Abbate non dice – scrive ancora D’Antona – è che dopo otto anni di ininterrotta amministrazione il suo piano riporta, come ogni anno, “copia e incolla”, le stesse opere che non sono mai state avviate o che non sono state completate, fornendo alla nostra città un quadro desolante di incompiute sparse per tutto il territorio; da Palazzo Polara a Palazzo Denaro Papa, da Villa Cascino all’Albergo dei Poveri, dal Centro Diurno della Sorda ai parcheggi a Marina di Modica, dalla Raccomandata alla sistemazione della Via Gianforma a Frigintini, da Palazzo dei Mercedari al Palazzo degli Studi, solo per citarne alcuni.
Abbate, con la sua ordinaria amministrazione, ha bloccato per otto anni lo sviluppo della città, non ha pensato né avviato nessun progetto che potesse disegnare il futuro economico e sociale di Modica e rendere più vivibile la vita nei quartieri e strade più sicure.