Com’era prevedibile le elezioni amministrative che ci siamo appena lasciati alle spalle hanno lasciato strascichi importanti soprattutto all’interno di alcuni partiti che sono usciti da queste competizioni con le ossa rotte, ad eccezione di alcuni casi.

Stiamo parlando in particolare di Fratelli D’Italia che dopo aver clamorosamente perso a Ragusa e non essere riusciti a presentare una propria lista a Modica, portando a casa solo il risultato di Comiso ( piuttosto scontato) e di Acate ha deciso di riorganizzare il partito a livello provinciale nominando nuovi coordinatori nelle varie realtà locali.

Si tratta di Luca Poidomani (Ragusa), Marco Nanì (Modica), Dante Di Trapani (Comiso), Mary Ignaccolo (Ispica) e Gianfranco Ciriacono (Acate).

Un nuovo assetto in vista delle future competizioni elettorali, come le europee del prossimo 9 giugno e forse anche le provinciali.

Il senatore Salvo Sallemi coordinatore provinciale del partito, definisce Fratelli d’Italia come l’unico partito strutturato nel Ragusano, e punta il dito contro gli alleati ‘naturali’ come Forza Italia, che si è dimostrato un ‘contenitore vuoto o come la Lega, “esiste o non esiste?”

Dopo l’esperienza delle amministrative è pronto al dialogo ma con un approccio diverso: “Vogliamo vedere quali sono i partiti veramente in grado di fare liste e dare un contributo effettivo alla coalizione.” Nelle affermazioni del senatore Sallemi però non abbiamo letto nemmeno un mea culpa. Come se la colpa di quello che è accaduto fosse solo degli alleati ma è davvero così?

Il caso più emblematico è certamente quello di Modica dove il partito più rappresentativo d’Italia non è riuscito nemmeno a presentare una lista. E se forse il senatore Sallemi si è scontrato con una realtà a lui poco nota, l’on Giorgio Assenza la conosceva bene e chissà che non abbia volutamente evitato di presentare una propria lista ufficiale per muoversi in autonomia e definire sottobanco accordi che avrebbero giovato a tutti.

Non è un caso se la scelta del nuovo coordinato nella città della Contea sia ricaduta su un suo uomo di fiducia Marco Nani che ha preso il posto di Maurizio Livia che certamente non ha gradito la decisione che agli occhi dell’opinione pubblica appare come una “punizione” nei confronti del lavoro svolto.

“Sono stato da sempre uomo di partito e come tale accetto le decisioni prese da chi sta sopra di me. Ho cercato in tutti i modi di far sì che il partito fosse presente alle scorse amministrative e trovasse un candidato degno da presentare oppure potesse essere inserito all’interno della colazione di centrodestra ma le cose sono andate in maniera differente e credo che bisognerebbe fare un’analisi attenta di ciò che è accaduto prima di guardare avanti. Ho aderito a Fratelli d’Italia dal primo giorno in cui il partito si è costituito. Non vorrei che la responsabilità di come sono andate le cose ricadesse esclusivamente sul sottoscritto”

Insomma Maurizio Livia si è tolto qualche sassolino dalle scarpe e forse qualcun altro ancora lo toglierà non appena avrà la possibilità di incontrare il nuovo coordinatore Marco Nani cosa che ancora “con dispiacere da parte di Livia” non è avvenuta.

Dal canto suo Marco Nani esprime parole di elogio per colui che l’ha preceduto riconoscendo il suo grande impegno. “Adesso però è arrivato il momento di guardare avanti e fare crescere il partito. Per farlo ho bisogno dell’aiuto di tutti”. Insomma Nani tende la mano, bisognerà capire se Livia è disposto a dargliela