Domani conferenza stampa di Antonello Buscema per illustrare il programma, ma l’Università non i tocca
Domani, giovedì 5 giugno alle ore 12 in piazza Monumento a Modica Bassa il candidato a Sindaco del centrosinistra di Modica Antonello Buscema terrà una conferenza stampa per presentare alla città il suo programma in dieci punti e il mezzo che gli consentirà di veicolarlo ai cittadini quartiere per quartiere fino alla fine della campagna elettorale. Nel programma si parlerà anche di Università che costa oltre 2 milioni l’anno ai contribuenti modicani. La posizione del Pd è stata già anticipata dal vice coordinatore del Pd.
A difesa dell’Università, il vice coordinatore del Partito Democratico, Giancarlo Poidomani, nel momento in cui si stanno vagliando varie ipotesi per ridimensionare la presenza universitaria in città.
” Oggi l’Università a Modica – dice Poidomani – è una grande opportunità formativa e culturale per centinaia di giovani di tutta la provincia di Ragusa e delle province limitrofe, ed una risorsa per migliaia di famiglie che possono far continuare gli studi ai propri figli anche senza disporre delle possibilità economiche necessarie per mantenerli a Catania o in altre sedi universitarie fuori dalla Sicilia.
Per centinaia di studenti lavoratori è stata l’unica occasione per completare studi interrotti, magari anni fa, per problemi familiari, lavorativi o economici, contribuendo a realizzare quella formazione permanente di impiegati nel settore pubblico e in quello privato, di professionisti come i consulenti del lavoro,di cui oggi si parla tanto”.
La proposta di Poidomani quella di rimodulare, se necessario, le convenzioni con l’Ateneo di Catania, “esercitando – aggiunge l’esponente di centrosinistra – pressioni politiche sul consorzio universitario ragusano per fare finanziare anche i corsi di laurea presenti a Modica e non solo, come avviene oggi, soltanto quelli del capoluogo, ripianando il debito pregresso accumulato dalla precedente amministrazione di centrodestra, anche per non aggravare ulteriormente la casse comunali con contenziosi infiniti con l’Ateneo di Catania”.