Tribunale di Modica, la parola d’ordine è “non mollare”
Modica – Per l’esame dell’esito dell’assemblea pubblica promossa dal Comitato Pro-Tribunale e svoltasi sabato scorso a Modica, presso l’aula consiliare del comune, si è riunito il consiglio direttivo dell’associazione Confronto, convocato e presieduto da Enzo Cavallo. Nel corso della riunione è stata sottolineata la necessità di far tesoro di tutto ciò che è scaturito dalla riunione per l’ulteriore mobilitazione dei cittadini del comprensorio e per mettere a frutto la positiva unanime posizione dei Sindaci dei Comuni di Modica, Ignazio Abbate di Ispica Pierenzo Muraglie e di Pozzallo, Roberto Ammatuna e del Vice-Sindaco di Scicli, Caterina Riccotti, che, ognuno per la loro parte, si sono dichiarati a fianco del Comitato e disponibili a collaborare, con tutti i mezzi a disposizione, per sostenerne l’azione.
Particolari e giustificate perplessità sono state espresse, dal direttivo, per l’assenza dei parlamentari e per il generale perseverante comportamento di buona della classe dirigente iblea per nulla attenta e sensibile sul modo come vengono sprecati soldi dei contribuenti, oltre che per la scarsa attenzione di quegli uffici preposti ai controlli dei parametri di sicurezza, e per l’atteggiamento delle organizzazioni sindacali ed imprenditoriali che continuano a non preoccuparsi delle condizioni in cui si lavora nel Tribunale di Ragusa, dei ritardi con cui vengono date le risposte agli utenti e dei tempi sempre più lunghi con cui si istruiscono i vari procedimenti.
L’obbiettivo di tutti non può che essere quello di porre fine al continuo spreco di risorse pubbliche e di utilizzare il Palazzo di Giustizia di Modica per sistemarvi gli uffici giudiziari nel rispetto dovuto ai cittadini, ai contribuenti ed agli utenti e per assicurare condizioni di lavoro sicuri ed accettabili agli operatori in servizio oltre che per garantire sufficiente efficienza agli uffici che devono rispondere alla domanda di giustizia degli utenti di tutto il comprensorio.
Il direttivo di Confronto, a conclusione del dibattito, nel prendere atto della lettera del Genio Civile, pervenuta al Comitato e presentata nel corso della assemblea di sabato, con la quale viene attestata l’ inidonietà dei locali ove in atto opera il Tribunale di Ragusa, ha dato mandato ai rappresentanti dell’associazione nell’ambito del comitato pro-tribunale (Enzo Cavallo, Orazio Frasca e Giorgio Rizza) di sollecitare la convocazione dello stesso comitato per la richiesta di un incontro, quanto più celere possibile del “coordinamento” col Presidente del Tribunale sulle conclusioni dell’assemblea . Si è parlato altresì di rimodulare le finalità e la composizione del comitato e di favorire l’adesione di quanti altri vorranno far parte.
Per ingiustificabili ragioni campanilistiche non si può continuare a sprecare risorse pubbliche senza risolvere i problemi riguardanti l’agibilità dei locali, la sicurezza per gli addetti e per i fruitori e l’efficienza dei servizi nel nome della legge di riforma, voluta per il raggiungimento di finalità opposte.
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