Egea PVT Modica sottotono, la Rizzotti Design ringrazia e vince
Rizzotti Design Catania 3
Egea PVT Modica 1
Rizzotti Design Catania: Messaggi 14, Pezzotti 2, Oggioni 15, De Luca 2, Muzi 22, Monzio Compagnoni 11, Conti, Agbortabi 8, Bonaccorso (L1), n.e.: Strano (L2), Musumeci, Belluomo, Minervini. All. Marco Relato.
Egea PVT Modica: Fabbo, Asero 1, Ferro 13, Turlà, Liguori 4, Gridelli 15, D’Antoni, Capponi 3, Giardi 12, Leandri 1, Ferrantello (L). all. Enrico Quarta.
Arbitri: Erika Burrascano e Rosa Comunale di Messina
Note: Parziali 25/22, 25/15, 25/23, 25/20.
S. Agata Li Battiati – Una Egea PVT Modica sottotono non riesce a ripetere l’impresa di sette giorni fa al “PalaRizza” contro la capolista Aragona e si arrende in quattro set alla Rizzotti Design Catania.
Una partita in cui a fare la differenza a favore del sestetto etneo sono stati i troppi errori commessi in ricezione dalle modicane, che non hanno così potuto attuare il gioco fluido e lineare che ha permesso loro di mettere sotto la capolista appena sette giorni fa.
Il set d’apertura inizia con un sostanziale equilibrio con entrambe le formazioni brave a ricucire i piccoli strappi nel punteggio di una o dell’altra squadra. Sul 14 – 14 un break di 3 – 0 delle padrone di casa indirizza il parziale. Quarta chiama il suo primo discrezionale (17/14), ma non ottiene quello che sperava dalle sue atlete, che alla ripresa del gioco non riescono a ricompattarsi. Catania allunga fino al 20 -16 che costringe il tecnico modicano a fermare nuovamente il gioco. La prima frazione, tuttavia, è indirizzata per la Rizzotti che la chiude 25 – 22 sfruttando un attacco lungo di Fabiola Ferro.
L’Egea PVT Modica accusa il colpo e al cambio di campo non riesce a reagire. Ricezione e difesa vanno in tilt e per la formazione etnea è fin troppo facile prendere il largo. Enrico Quarta “fiuta” il pericolo e sul 7 – 3 per le catanesi, si gioca il primo time out, ma le biancorosse non riescono a svegliarsi dal torpore e restano in balia delle loro avversarie che sfruttano il momento no delle biancorosse per dilagare. Quando il tabellone del “Pala Sporting Center” segna 11 – 6 per la Rizzotti Design, Quarta chiama il secondo discrezionale e prova a spezzare il ritmo del gioco. Modica non c’è neppure dopo la sosta di 30” e Quarta richiama in panca Sofia Turlà e da spazio a Ludovica Fabbo che prova a dare un po’ di fantasia agli attacchi, senza risultati. La Rizzotti, infatti, non sbaglia un colpo e si aggiudica anche la seconda frazione di gioco con un facile 25 – 15 con il punto decisivo che porta la firma di Cecilia Oggioni.
La partita delle biancorosse sembra segnata, ma Enrico Quarta al cambio campo “punge” nell’orgoglio le sue ragazze che tornano in campo trasformate. Le biancorosse sono più determinate, mentre le etnee, forse convinte di aver già incassato la vittoria si rilassano un po’. Fabiola Ferro, da buon capitano guida la “carica” delle sue compagne che prendono il largo nel punteggio con un break di 1 – 6 che costringe l’allenatore di casa a chiedere il discrezionale. Il sestetto catanese al ritorno in campo sembra aver recepito i dettami dell’allenatore e inizia una lenta ma continua rimonta che si concretizza sul 16 – 16. Con le etnee che mettono il muso avanti nel punteggio (17 – 16) Enrico Quarta è costretto a chiedere il discrezionale, per cercare di riordinare le idee delle biancorosse. Alla ripresa de gioco un break di 1 – 4 riporta in avanti le modicane 18 – 20 e questa volta è Relato a chiedere il time out per Catania. Modica si porta avanti di 3 (20 – 23), ma la reazione delle padrone di casa è da grande squadra e con un contro break di 3 – 0 si ritorna in parità (23 – 23). Modica non ci sta e con due punti consecutivi si porta a casa il parziale e rientra in partita con il punto del 23 – 25 che arriva con il block out di Fabiola Ferro.
In perfetto equilibrio l’inizio del quarto set con i due sestetti che non mollano fino al 4 – 4. Poi le padrone di casa piazzano il break (5 – 1) che permetterà di gestire il gioco con maggiore tranquillità. Sul 9 – 5 Quarta spende il primo time out. Dopo i 30” di sospensione le biancorosse sembrano più reattive e riescono a ricucire lo strappo portandosi fino a – 1 (12- 11). Catania, però ha in Chiara Muzzi e Cecilia Oggioni le sue armi in più e prova nuovamente l’allungo. Modica resta in scia e con le etnee avanti di 2 punti (17 – 15), Quarta chiama il secondo discrezionale. I risultati ottenuti dal tecnico modicano sono quelli sperati. La PVT, infatti, con un break di 0 – 3 ricuce lo svantaggio e si porta avanti di 1 (17 – 18) costringendo il tecnico catanese a fermare il gioco. La mossa si rileva azzeccata, perchè alla ripresa del gioco, un parziale di 6 – 0 indirizza il match verso la Rizzotti. Modica prova l’ultimo “sussulto”, ma la formazione catanese è squadra più esperta e la chiude 25 – 20 con la palla del successo che porta la firma dell’ex Chiara Monzio Compagnoni.