Relazione del Sindaco di Modica tardiva, critiche di Medica e Spadaro
La relazione annuale sull’attività del Sindaco e dell’Amministrazione di Modica è diventata biennale e per questo il consigliere comunale del M5S Marcello Medica annuncia che si rivolgerà agli organi competenti.
Critico anche il consigliere del PD Giovanni Spadaro. La relazione è stata presentata nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale dello scorso 17 marzo. Criticità sono state rilevate sul rispetto delle previsioni legislative e statutarie nonché sul merito della stessa, esposta dal Sindaco in aula a distanza di ben oltre due anni e mezzo dall’inizio della consiliatura, anziché allo scadere di ogni anno così come prevede la legge.
Medica chiede le sedute del Consiglio in streaming
Medica ha contestato anche il fatto che la discussione sul punto sia avvenuta dopo quasi tre anni, visto che la relazione è stata consegnata dal Sindaco al Presidente del Consiglio a novembre 2020. Poi auspica maggiore trasparenza attraverso le riprese consiliari in streaming e non solo attraverso l’attuale diretta televisiva. Medica poi mette nuovamente in guardia l’Amministrazione e il Consiglio sull’ingente debito del Comune di Modica, con 100 milioni di euro di debito soltanto nei confronti degli istituti finanziari.
Spadaro: ” Continuano ad arrivare bollette errate”
Il Consigliere Giovanni Spadaro, da parte sua, sostiene che l’Amministrazione Comunale si è ben mossa nei confronti dei cittadini nell’emergenza pandemica sulla scorta però degli interventi finanziari di Stato e Regione. Prende atto che sui tributi comunali non ci sono stati aumenti, ma che continua purtroppo ad ogni emissione il recapito di bollette errate.
Giudica positivamente la gestione delle manutenzioni, non così invece la gestione delle grandi opere pubbliche, una per tutte il complesso di rotatorie di Dente Crocicchia. Rimarca la criticità della lentezza nella riscossione e infine interviene sul PRG sul quale non si fa alcun riferimento per averne uno nuovo e adeguato alle nuove esigenze urbanistiche.
Anche l’ex consigliere comunale Vito D’Antona, rappresentante di Sinistra, italiana ha preso posizione sulla relazione del sindaco.
“Naturalmente, scrive D’Antona, nessun accenno, come invece prescrive la legge, allo stato di attuazione del programma che Abbate presentò in campagna elettorale, che se confrontate con la relazione letta in Consiglio, è rimasto in gran parte, dopo otto anni, un insieme di slogan e di buoni propositi. Poche parole sulla situazione finanziaria del Comune: un piano di riequilibrio approvato nel 2015, contestato dalla Corte dei Conti nel 2017, con una richiesta di dichiarazione di dissesto, l’esito di un contenzioso che ci consentì di rimodulare il piano che ancora si trova dal 2018 sottoposto ad esame dal Ministero”.
E ancora, aggiunge D’Antona: “Sette conti consuntivi presentati sempre in ritardo e con la nomina di commissari regionali, bilanci di previsione che si approvano l’anno successivo a quello di competenza, come per il 2020 di cui ancora non sottoposto al Consiglio ben dopo ben sei mesi di ritardo, anche in presenza di un termine più volte prorogato, una anticipazione di cassa di circa ventotto milioni di euro con interessi passivi a carico del Comune, una media di pagamenti ai fornitori di circa venti mesi, una preoccupante montagna di debiti da pagare e di crediti da riscuotere”.