Esequie antimeridiane nell’Ispica che cambia, opposizione all’attacco

Ispica – Lo stabilisce un’ordinanza del sindaco: ad Ispica i funerali si dovranno svolgere solo di mattina: manca il personale al Cimitero, non si possono fare gli straordinari, dunque le tumulazioni dovranno avvenire nelle ore d’ufficio dei dipendenti comunali. Ore che coincidono con l’orario di lavoro di tutti gli altri che così, con estrema difficoltà, potranno partecipare ai funerali di un parente o di un amico.

Per Gianni Stornello, ex assessore comunale, il “provvedimento marca un segno dei tempi gigantesco: sono lontane le epoche in cui, quando mettevi mano allo svolgimento dei funerali ad Ispica, dovevi fare i conti con circoli e confraternite, Chiesa e onoranze funebri, partiti e associazioni, corpi bandistici e opinione pubblica come avvenne tra i ’70 e gli ’80 del secolo scorso (già, il secolo scorso): allora si intervenne sui cortei che erano chilometrici, pomposi, aperti da corone alte due metri. Si volevano eliminare, ma, a seguito delle reazioni durissime di quanti volevano lasciarli com’erano, i cortei furono solo accorciati”.

L’assenza di proteste a seguito dell’ultima ordinanza certifica che, nell’anno di grazia 2021, il funerale ispicese finisce di essere un rito collettivo e un fatto culturale ed antropologico che ha molto a che fare con gli usi e i costumi di una comunità. Pietro Germi lo immortalò in Divorzio all’italiana (l’immagine è una foto di scena ritratta sul set).

Da oggi il funerale ispicese rientra nella sfera intima della famiglia e di quanti vengono colpiti dal lutto. Così come avviene altrove. Se proprio si vuole assistere alle esequie, una bella diretta Facebook, con tanto di possibilità di visione in differita, risolve il problema.

Ora si fa sentire anche l’opposizione. I consiglieri comunali Mary Ignaccolo, Giovanni Muraglie, Pierenzo Muraglie, Carmelo Oddo, Giuseppe Roccuzzo e Angelina Sudano chiedono di rivedere l’ordinanza che impone la celebrazione dei funerali solo di mattina.

Contattati da parecchi cittadini, si legge in una nota congiunta, riteniamo opportuno sollecitare l’Amministrazione comunale a rivedere la decisione assunta e, peraltro, non sempre osservata.

“Chiediamo di non imporre ma, al contrario, di lasciare la facoltà ai familiari dei defunti di decidere liberamente se optare per la celebrazione dei funerali per la mattina o per il pomeriggio”

“È stato detto, prosegue la nota , che la scelta è dovuta alla situazione finanziaria dell’ente, eppure si era precisato che il dissesto non avrebbe comportato conseguenze negative per i cittadini.

“Non è necessario riconoscere una retribuzione straordinaria ai dipendenti comunali. Sarebbe sufficiente acquisire il consenso dei lavoratori, sentire le Organizzazioni Sindacali per prospettare una nuova articolazione dell’orario giornaliero solo per alcuni dipendenti comunali”.

I” cittadini pagano le tasse e legittimamente chiedono che il Comune garantisca i servizi essenziali. Poco o nulla importa degli usi e delle prassi dei comuni vicini, Ispica ha le sue tradizioni e pensiamo che queste debbano essere preservate”.

Angelina Sudano, Carmelo Oddo, Divorzio all'Italiana, Gianni Sornello, Giovanni Muraglie, Giuseppe Roccuzzo, Mary Ignaccolo, Pierenzo Muraglie

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